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    Cina: accoltellati 4 docenti Usa. Pechino: “Caso isolato”

    Credit: AGF

    L'aggressione è avvenuta in un parco pubblico nella città di Jilin, nel nord-est del Paese asiatico

    Di Andrea Lanzetta
    Pubblicato il 11 Giu. 2024 alle 11:29

    Quattro docenti provenienti da una piccola università degli Stati Uniti sono rimasti feriti ieri in Cina a seguito di un’aggressione all’arma bianca subita in un parco pubblico a Jilin, nel nord-est del Paese asiatico, ma per Pechino si è trattato solo di un caso isolato che non pregiudicherà le relazioni con gli Usa.

    Le vittime lavorano come docenti per il Cornell College, un istituto privato specializzato in scienze umanistiche di Mount Vernon, in Iowa, e si trovano in Cina per un programma di scambio con l’Università Beihua di Jilin.

    I quattro, secondo l’emittente tv Cnn, sono stati accoltellati nel Parco Beishan, nel centro città a circa mezz’ora di auto dall’Università Beihua. Subito dopo l’aggressione, un video circolato sui social – poi censurato dalle autorità cinesi – mostrava tre persone, due uomini e una donna, distese a terra nel parco, coperte di sangue e circondate da una folla di curiosi.

    Nel filmato, i tre erano coscienti e parlavano al cellulare. “Siamo in contatto con tutti e quattro i docenti e li stiamo assistendo”, ha spiegato in una nota il presidente del Cornell College, Jonathan Brand, secondo cui nessuno studente ha preso parte al programma di scambio in Cina. Tra le vittime figura anche il fratello del deputato dello stato dell’Iowa, Adam Zabner, che all’agenzia di stampa Reuters ne ha confermato il buono stato di salute malgrado l’accoltellamento. Anche le altre tre vittime non versano in gravi condizioni.

    I dettagli dell’attacco, compreso il movente e l’identità del responsabile o dei responsabili, non sono ancora noti.

    “La polizia inizialmente ha stabilito che il caso era un incidente isolato ed è attualmente sottoposto a ulteriori indagini”, ha dichiarato oggi in conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, secondo cui questo “incidente non influenzerà i normali scambi tra Stati Uniti e Cina”.

    “La realizzazione di scambi culturali tra Cina e Stati Uniti è nell’interesse comune di entrambe le parti e ha ricevuto il sostegno attivo e una buona risposta da vari settori in entrambi i Paesi”, ha aggiunto Lin. “La Cina è riconosciuta come uno degli Stati più sicuri al mondo e (…) ha sempre adottato misure efficaci e continuerà ad adottarle per proteggere la sicurezza di tutti gli stranieri”.

    La Cina presenta uno dei tassi di criminalità più bassi al mondo, in parte grazie ai severi controlli sulle armi e a un pervasivo sistema di sorveglianza di massa. Eppure non mancano episodi violenti come quello accaduto ieri a Jilin. Soltanto a maggio, due persone sono state uccise e altre 21 sono rimaste ferite in un’aggressione simile avvenuta in un ospedale della provincia sud-occidentale dello Yunnan. L’anno scorso invece, sei persone sono morte e un’altra è stata ferita fuori da un asilo nella provincia meridionale del Guangdong. Un altro accoltellamento avvenuto nel 2022, sempre in un asilo, ha provocato tre morti e sei feriti nella provincia orientale dello Jiangxi.

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