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    La Cina ha inaugurato un radiotelescopio per la ricerca di vita extraterrestre

    Il gigantesco strumento d'indagine spaziale, di 500 metri di diametro, ha richiesto un investimento di oltre 160 milioni di dollari e cinque anni di lavoro

    Di TPI
    Pubblicato il 26 Set. 2016 alle 10:36 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:11

    Secondo l’agenzia di stampa locale Xinhua, la Cina ha messo in funzione un gigantesco radiotelescopio che potrebbe fornire per la prima volta prove dell’esistenza di vita intelligente extraterrestre, ma per mettere in sicurezza l’area circostante ha deciso di evacuare più di novemila persone.

    Il telescopio, nominato FAST (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope), ha un diametro di 500 metri ed è il più grande al mondo, avendo superato l’osservatorio Arecibo a Porto Rico, che ha un diametro di “soli” 300 metri. È costituito da quasi 4.500 pannelli mobili, quasi tutti di forma triangolare, che rifletteranno le onde radio provenienti da punti distanti fino a mille anni luce, su una “retina” posta al centro della struttura parabolica.

    L’osservatorio cinese, che si trova nella provincia sudoccidentale di Guizhou, ha richiesto un investimento di oltre 160 milioni di dollari e cinque anni di lavoro.

    Non solo, gli abitanti dei distretti di Pingtang e Luodian sono stati trasferiti per liberare un’area di circa cinque chilometri di raggio e “creare un ambiente favorevole alle onde elettromagnetiche”, ha dichiarato Li Yuecheng, un dirigente della sezione provinciale del Partito comunista.

    Ognuno dei residenti costretti ad abbandonare la propria casa ha ricevuto un risarcimento di circa 1.600 euro dall’ufficio per l’eco-migrazione del governo.

    Il progetto ha sollecitato grandi aspettative negli scienziati cinesi. Il telescopio porterà la Cina verso nuove frontiere e aiuterà gli scienziati “nella ricerca per forme di vita intelligente al di fuori della galassia e delle origini dell’universo”, ha dichiarato Wu Xiangping, direttore generale della Società astronomica cinese.

    Anche Shi Zhicheng, un astronomo cinese, aveva manifestato un certo entusiasmo per le possibilità aperte dal nuovo telescopio: “Se esistono alieni dotati di intelligenza e se hanno prodotto messaggi che sono stati trasmessi attraverso lo spazio, essi potranno essere captati dal FAST”.

    Il South China Morning Post è stato ancora più celebrativo, scrivendo: “Se mai stabiliremo un contatto con gli alieni, la Cina potrebbe giocare un ruolo chiave, i nostri occhi e le nostre orecchie si stanno avvicinando alla possibilità di scoprire la vita su un altro pianeta”.

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