È partito a Pechino, in Cina, il secondo forum sulla Nuova via della seta. Il 25 aprile 2019, in apertura dell’incontro dedicato alla “Belt and Road Initiative“, Xi Jinping ha promesso “standard finanziari molto alti” per l’iniziativa.
Il presidente cinese ha sottolineato anche che la Nuova via della seta sarà sostenibile, senza corruzione e libera dai rischi legati al debito. È atteso a Pechino, per la cena di benvenuto, anche il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.
Il premier è l’unico leader del G7 presente al Forum. Del resto, il nostro paese è il primo del G7 ad aver firmato il memorandum per partecipare al maxi progetto infrastrutturale lanciato dalla Cina.
Cosa prevede il memorandum firmato da Italia e Cina
Nel frattempo, il presidente americano Donald Trump ha annunciato che riceverà presto il presidente cinese alla Casa Bianca. Il summit potrebbe essere l’occasione per la firma dello storico accordo commerciale tra le due principali economie mondiali.
Cos’è la Nuova via della seta e perché se ne parla tanto
Secondo Forum Via della Seta | L’agenda di Conte
Il premier italiano è arrivato in Cina in mattinata, perdendosi dunque il discorso inaugurale di Xi Jinping. Il viaggio istituzionale di Conte a Pechino durerà circa tre giorni.
Nella prima giornata, il 26 aprile, il premier ha in agenda un incontro con una rappresentanza della comunità italiana in Cina presso l’Ambasciata d’Italia a Pechino. Dopo, Conte prenderà parte alla cena di benvenuto offerta dal presidente Xi ai capi di Stato e di governo stranieri presenti alla seconda edizione del forum sulla Via della Seta.
Nelle altre giornate, il presidente del consiglio italiano terrà anche degli incontri bilaterali, sia con Xi Jinping che con il primo ministro Li Keqiang. Non ci saranno, invece, nuovi accordi commerciali, dopo la prima, criticatissima intesa raggiunta alla fine di marzo.
Il presidente del Consiglio avrà anche un colloquio bilaterale con il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi. Durante l’incontro è probabile che si parli anche del caso Regeni.
In quell’occasione, l’accordo aveva previsto investimenti cinesi di 2,5 miliardi di euro in Italia. Qualche giorno dopo, Xi Jinping avrebbe promesso circa 30 miliardi alla Francia.
Secondo Forum Via della Seta | Il discorso inaugurale di Xi Jinping
Nel suo discorso inaugurale, Xi Jinping ha “aggiustato il tiro” sulla Nuova via della seta, andando incontro alle proteste e alle perplessità emerse negli ultimi mesi, soprattutto dagli Stati Uniti.
Negli Usa, infatti, la Belt and Road Initiative viene vista come un progetto pensato per favorire soltanto la Cina e le sue imprese, indebitando oltre misura tutti i paesi che beneficiano degli investimenti di Pechino.
Xi Jinping allora, nel suo intervento, ha parlato di una Via della seta “pulita, verde, multilaterale e sostenibile”. “Dobbiamo operare – ha detto il presidente della Cina – alla luce del sole e combattere la corruzione con tolleranza zero. Aderire ai concetti di apertura, sostenibilità ambientale e pulizia. Costruire infrastrutture di alta qualità, sostenibili, resistenti ai rischi e a un prezzo ragionevole aiuterà i Paesi a utilizzare appieno le loro risorse”.
Il ministro delle Finanze Liu Kun ha sottolineato che la Cina definirà un quadro di riferimento di analisi sui progetti da promuovere, con lo scopo di “prevenire e risolvere i rischi del debito”. Un’apertura molto apprezzata dalla direttrice generale del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che l’ha definita “passi benvenuti nella giusta direzione”.
Il tema, adesso, è se le promesse della Cina si trasformeranno o meno in realtà.