Cierre Wood, ex giocatore dei New England Patriots, squadra di football americano di Boston vincitrice dell’ultimo Super Bowl, è accusato di aver ucciso una bambina di cinque anni. Omicidio di cui è accusata anche la sua compagna e madre della piccola.
“Una volta che hai visto quelle lesioni non puoi tornare indietro, non puoi fingere di non averle viste”, le parole pronunciate dal giudice di Las Vegas Melanie Andress-Tobiasson nel respingere la richiesta di libertà su cauzione della donna.
La piccola è stata trovata senza vita il 9 aprile scorso nell’appartamento di Las Vegas dell’uomo, Cierre Wood, 28enne con alle spalle una carriera da running back, tra gli altri, nei New England Patriots e nei Baltimore Ravens, prima di chiudere col professionismo lo scorso anno nella squadra canadese, Winnipeg Blue Bombers, che ora è accusato di omicidio.
La bimba è stata, ovviamente, sottoposta ad autopsia che ha rivelato lesioni interne a polmoni e diaframma e altre “compatibili con abusi” a fegato e costole. Presenti poi diverse ecchimosi al volto e alle gambe.
L’ex giocatore e la compagna sono stati quindi stati arrestati e interrogati dalla polizia. Wood ha ammesso che inizialmente sculacciava la piccola quando non si comportava bene ma, di fronte alle rimostranze della madre, era passato ad altri metodi.
Secondo quanto riferito, la “educava” con sessioni di allenamento. “Lo chiamavo “imparare divertendosi””, ha detto alla polizia.
La piccola veniva costretta a serie di addominali e affondi nell’appartamento. Il 9 aprile, mentre la madre era fuori casa, la piccola intenta negli addominali sarebbe caduta all’indietro battendo la testa.
Ai detective la donna ha ammesso che, essendo lei e il compagno gli unici due ad aver potuto uccidere la piccola, “deve essere stato uno di noi due”. Ora la coppia andrà a processo. Il 21 maggio la prima udienza di ammissione delle prove.