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    A 71 anni fa ogni giorno 10 Km a piedi per aiutare gli sfollati del Ciclone Idai: l’incredibile storia di Dilon

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 8 Apr. 2019 alle 07:04 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:15

    Decine di chilometri a piedi, per aiutare gli altri. Un atto disinteressato di una donna di 71 anni, che ha attirato l’attenzione dell’uomo più ricco dello Zimbabwe.

    La donna porta indumenti e oggetti per la casa per i sopravvissuti al ciclone Idai, ciclone tropicale che ha colpito l’Africa meridionale a metà marzo. La tempesta ha causato danni in più nazioni, provocando oltre 400 morti e centinaia di dispersi. Idai ha origine da una depressione tropicale formatasi al largo della costa orientale del Mozambico il 4 marzo 2019.

    Plaxedes Dilon, questo il nome della benefattrice, ormai è conosciuta nello Zimbabwe e viene elogiata per la sua tenacia. La chiesa davanti alla quale passa ogni giorno ha pubblicato una foto di Dilon con un sacco in equilibrio sulla sua testa e ha notato che non poteva permettersi un passaggio dal suo quartiere, a circa sei miglia di distanza.

    Anche l’uomo più ricco dello Zimbabwe, Strive Masiyiwa, si è accorto di lei e ha promesso di costruire a Dilon una casa dove vuole nel paese. L’esecutivo delle telecomunicazioni le ha anche promesso uno stipendio di mille dollari al mese.

    “Quello che ha fatto è uno dei più notevoli atti di compassione che abbia mai visto!” ha scritto Masiyiwa.

    C’è stata un’ondata di aiuti e aiuti da parte di paesi e organizzazioni di soccorso in tutto il mondo per le vittime Idai in Zimbabwe, Malawi e Mozambico, dove si stima che più di 750 persone siano state uccise dal ciclone.

    La tempesta di categoria 2 ha fatto il suo sbarco dopo la mezzanotte del 15 marzo a Beira, una città portuale in Mozambico, e villaggi sommersi mentre si dirigeva verso l’interno, verso lo Zimbabwe e il Malawi.

    In queste condizioni di emergenza, anche un piccolo aiuto come quello di Dilon diventa un grande gesto.

    > I 700 morti ignorati da tutti: quelli del ciclone Idai che ha colpito Malawi, Mozambico e Zimbabwe
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