Decine di chilometri a piedi, per aiutare gli altri. Un atto disinteressato di una donna di 71 anni, che ha attirato l’attenzione dell’uomo più ricco dello Zimbabwe.
La donna porta indumenti e oggetti per la casa per i sopravvissuti al ciclone Idai, ciclone tropicale che ha colpito l’Africa meridionale a metà marzo. La tempesta ha causato danni in più nazioni, provocando oltre 400 morti e centinaia di dispersi. Idai ha origine da una depressione tropicale formatasi al largo della costa orientale del Mozambico il 4 marzo 2019.
Plaxedes Dilon, questo il nome della benefattrice, ormai è conosciuta nello Zimbabwe e viene elogiata per la sua tenacia. La chiesa davanti alla quale passa ogni giorno ha pubblicato una foto di Dilon con un sacco in equilibrio sulla sua testa e ha notato che non poteva permettersi un passaggio dal suo quartiere, a circa sei miglia di distanza.
Anche l’uomo più ricco dello Zimbabwe, Strive Masiyiwa, si è accorto di lei e ha promesso di costruire a Dilon una casa dove vuole nel paese. L’esecutivo delle telecomunicazioni le ha anche promesso uno stipendio di mille dollari al mese.
“Quello che ha fatto è uno dei più notevoli atti di compassione che abbia mai visto!” ha scritto Masiyiwa.
C’è stata un’ondata di aiuti e aiuti da parte di paesi e organizzazioni di soccorso in tutto il mondo per le vittime Idai in Zimbabwe, Malawi e Mozambico, dove si stima che più di 750 persone siano state uccise dal ciclone.
La tempesta di categoria 2 ha fatto il suo sbarco dopo la mezzanotte del 15 marzo a Beira, una città portuale in Mozambico, e villaggi sommersi mentre si dirigeva verso l’interno, verso lo Zimbabwe e il Malawi.
In queste condizioni di emergenza, anche un piccolo aiuto come quello di Dilon diventa un grande gesto.