Una delle esperienze più emozionanti quando si viaggia è quella di provare la cucina locale. Ma non sempre i prodotti e i cibi che si consumano nel mondo sono innocui come si potrebbe pensare.
Ci sono infatti ingredienti che possono rivelarsi molto pericolosi per chi li assume, provocando malattie, problemi intestinali e, in alcuni casi la morte. Vediamone alcuni.
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Fugu
Il pesce palla è una pietanza molto apprezzata in Giappone e in genere viene consumato accompagnato da miso, fritto, bollito e come sashimi.
Si tratta però di uno degli alimenti più letali al mondo: gli organi interni dell’animale, specialmente il fegato e gli occhi, contengono tetradotossina, una sostanza che causa la paralisi e la morte per asfissia.
Se non si vuole rinunciare a mangiare il Fugu è bene che sia stato trattato nel modo giusto e sperare che il veleno in esso contenuto non abbia contaminato i tessuti del pesce.
44 persone sono morte mangiando questo piatto dal 1999 al 2016.
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Ackee
È un frutto che viene dalla Giamaica e che nonostante l’aspetto apparentemente innocuo può essere molto pericoloso per l’uomo.
Il suo sapore è particolarmente dolce ed è ricco di proprietà nutritive, tuttavia non va mai assaporato con la buccia o con i semi.
Si potrebbe altrimenti incorrere in un’intossicazione, che nell’isola caraibica è tanto diffusa da essere stato coniato il termine “malattia del vomito giamaicano”.
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Echizen Kurage
Torniamo in Giappone, dove dopo il pesce palla c’è anche la medusa di Nomura.
Si tratta di un esemplare di dimensioni enormi che si nutre di tonno e ha un altissimo livello di tossicità.
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Pangio
È un frutto che si trova nella zona del sud-est Asiatico ed è soprannominato “frutto che nausea”.
Al suo interno si trova infatti l’acido cianidrico, pericoloso per l’uomo, ma ciò nonostante viene ugualmente consumato.
È richiesta come precauzione quella di sgusciarlo, bollirlo e cuocerlo con foglie di banano e cenere per circa un mese prima del consumo.
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Anacardi crudi
Le dispense e le cucine di tutto il mondo sono piene di anacardi, ma quelli che consumiamo normalmente vengono tostati o cotti al vapore.
Se venissero consumati crudi, infatti, possono causare shock anafilattico e dermatiti a causa della presenza dell’urusholo, una sostanza velenosa contenuta anche nell’edera.
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Bacche di sambuco
Se assunte dopo essere state cotte, le bacche di sambuco sono ricche di proprietà antibiotiche.
Ma, al contrario, se vengono mangiate crude, possono contenere un composto simile al cianuro che causa vomito, diarrea e convulsioni. Stesso discorso per le foglie e i ramoscelli.
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Assenzio
Già nei tempi antichi questa pianta era considerata pericolosa a causa delle sue proprietà allucinogene, tanto che in Italia il suo distillato è stato dichiarato illegale fino al 1992.
L’assenzio contiene anche il tujone, una sostanza che agisce sul sistema nervoso, causando allucinazioni, comportamenti violenti ed epilessia.
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Cervello di scimmia
Questo piatto considerato una vera prelibatezza in Asia è il principale responsabile del morbo di Creutzfeldt-Jakob, una malattia neurodegerativa molto rara che causa demenza e morte.
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Sannakji
È un piatto tipico coreano e non si tratta di altro che di un polpo mangiato vivo che viene condito con semi di sesamo.
La sua pericolosità è data dal fatto che, essendo vivo, l’animale può muovere i tentacoli con le ventose che rischiano di attaccarsi agli organi interni.
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Vongole al sangue
Questi frutti di mare sono molto apprezzate in Cina e vengono consumate in grande quantità.
Sono vongole mangiate crude che contengono un il liquido rossastro. Assunte senza cuocerle rischia di provocare virus e batteri che causano tifo, dissenteria ed epatite.