L’uomo sospettato per aver travolto pedoni e ciclisti a bordo di un furgone noleggiato da Home Depot martedì 31 ottobre 2017, provocando 8 vittime e 11 feriti, è stato indicato dai media statunitensi come Sayfullo Habibullaevic Saipov, un immigrato uzbeko arrivato negli Stati Uniti nel 2010.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
La polizia non ha ancora confermato ufficialmente l’identità del sospetto, dicendo solo che il presunto aggressore ha 29 anni ed è nato in Uzbekistan. Secondo la Cnn e altri media il sospetto ha urlato “Allahu Akbar” nell’uscire dal furgone con cui ha investito le persone.
Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo ha detto alla Cbs che dentro il furgone utilizzato dall’uomo per l’attacco è stato trovato un biglietto in cui esprimeva il sostegno all’Isis.
Dopo il ricovero, la polizia è riuscita a interrogare Saipov, il quale si sarebbe mostrato collaborativo. Nel suo computer sarebbe inoltre stato trovato materiale legato al sedicente Stato islamico.
L’uomo è rimasto gravemente ferito dopo essere stato colpito all’addome dalle forze di sicurezza. È stato operato e si ritiene che sopravviverà.
Saipov è nato a febbraio del 1988 in Uzbekistan ed è arrivato negli Stati Uniti, e precisamente in Ohio, sette anni fa per imparare l’inglese, secondo quanto riportato dal New York Times. Successivamente ha vissuto in Florida e infine a Paterson, nel New Jersey.
Saipov lavorava inoltre come autista di Uber. La società ha confermato che Saipov lavorava per loro, aggiungendo che l’uomo aveva passato un controllo di background. Secondo l’agenzia Reuters, inoltre, Saipov ha alle spalle una serie di violazioni del codice della strada.
Il sospetto attentatore avrebbe iniziato ad interessarsi alla religione dopo il trasferimento negli Stati Uniti, secondo quanto riporta Reuters.
Sempre secondo il New York Times, che cita tre funzionari statunitensi, Saipov era noto ai servizi di sicurezza che vi erano entrati in contatto per indagini non collegate all’attentato. Non sono state fornite altre notizie sulle ragioni di tali indagini o sull’esito che queste avevano avuto.
L’Uzbekistan, un paese nell’Asia centrale a maggioranza musulmana, ha intanto fatto sapere al presidente degli Stati Uniti Donald Trump che è pronto a fare qualsiasi cosa per aiutare le indagini sull’attacco a New York, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters.
L’Uzbekistan era parte dell’Unione sovietica fino al suo collasso nel 1991.
Leggi l'articolo originale su TPI.it