Nella serata dell’11 dicembre 2018 un uomo identificato come Cherif Chekatt ha aperto il fuoco in un mercatino di Natale al centro di Strasburgo, nell’est della Francia.
Cherif Chekatt, che secondo i testimoni era vestito di nero con cappellino e scarpe da basket, è scappato non appena sono arrivati gli agenti: da quel momento è partita la caccia all’uomo.
“Si tratta di un criminale comune poi radicalizzato”, ha detto il ministro dell’Interno francese, Christophe Castener. L’uomo, di 29 anni, era già schedato, secondo quanto riferisce il quotidiano francese Le Figarò. Si tratterebbe di un cittadino di origine nordafricana, nato a Strasburgo e schedato con la lettera “S”.
Cosa significa essere schedato con la “S”
Cherif Chekatt, il 29enne ricercato dalla polizia per aver aperto il fuoco sulla folla a Strasburgo era stato schedato con la lettera “S” dopo essersi radicalizzato in carcere.
La lettera infatti è utilizzata per indicare tutti quegli individui che sono considerati potenzialmente una minaccia per la “sicurezza dello Stato”.
Le schedature di questo tipo sono usate per facilitare le ricerche di polizia e gendarmi dietro richiesta degli organi giudiziari, militari o amministrativi.
Il fatto di essere inserito nella lista della “S” non comporta automaticamente un’azione della polizia, arresto o sorveglianza.
Questa particolare schedatura è divisa in diversi livelli a seconda del grado di vigilanza a cui il soggetto deve essere sottoposto: si va da 1 a 16.
I soggetti inseriti nell’elenco non sono tutti potenziali terroristi, dato che nella lista ci sono anche militanti, attivisti politici o hooligan.
Il quotidiano francese Le Monde riporta che nel 2016 erano circa 20mila i nomi inseriti nella lista: 12mila per legami con l’islamismo radicale.
Le persone schedate con la lettera “S” non si trovano necessariamente in Francia né sono obbligatoriamente cittadini francesi.
Sotto questa lettera sembra sia stato inserito anche uno dei fratelli di Cherif Chekatt.