Chelsea Manning, l’ex soldata statunitense condannata per aver passato informazioni segrete a WikiLeaks, è stata liberata mercoledì 17 maggio dopo aver scontato sette anni di prigione. L’annuncio dell’esercito statunitense è stato riportato dall’emittente Bbc.
La prigionia di Manning è finita con 28 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla condanna. L’ex soldata ha lasciato la prigione di Fort Leavenworth, in Kansas, dopo la decisione dell’ex presidente Barack Obama di ridurre la sua pena a sette anni. Scelta arrivata negli ultimi giorni della sua presidenza.
Manning, ex analista informatico dell’esercito, è stata ritenuta colpevole di aver trasferito a WikiLeaks centinaia di migliaia di documenti segreti del Pentagono. Quando fu arrestata si chiamava Bradley. Nel 2013 ha deciso di cambiare nome e di seguire una cura ormonale per diventare donna.
Uscita dal carcere, Manning potrebbe diventare un’attivista dei diritti dei transgender. Resterà comunque una militare e anche se non riceverà uno stipendio, potrà comunque godere di alcuni benefici come l’assicurazione sanitaria.
Chelsea, che in passato aveva tentato il suicidio in un paio di occasioni, si è detta ottimista per il suo futuro e ha ringraziato il movimento nato negli anni e che l’ha sempre difesa e sostenuta contro le accuse di chi la ritiene una traditrice, proprio come l’attuale presidente Donald Trump.
WikiLeaks ha creato un fondo per raccogliere i soldi che serviranno ad aiutare Manning almeno per il primo periodo dopo l’uscita dal carcere.