La tregua di 72 ore entrata in vigore nella tarda serata di mercoledì 19 ottobre in Yemen è già compromessa a causa di alcune violazioni di entrambe le parti.
Giovedì 20 ottobre, infatti, alcuni missili lanciati dallo Yemen verso la vicina Arabia Saudita hanno ucciso due civili, come riferito dagli Stati Uniti, mentre i raid della coalizione guidata da Riad hanno ucciso tre persone, stando a quanto reso noto dai ribelli sciiti houthi.
In Yemen, il paese più povero del mondo arabo, si combatte un conflitto civile che vede contrapposti i ribelli sciiti houthi – affiancati dalle milizie fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh e appoggiati dall’Iran – e le forze del presidente riconosciuto dalla comunità internazionale Abd-Rabbu Mansour Hadi. La coalizione guidata dall’Arabia Saudita è intervenuta nel marzo del 2015 al fianco di Hadi.
Il cessate il fuoco, concordato sotto l’egida delle Nazioni Unite, aveva alimentato le speranze che la guerra civile che sta devastando il paese e lo sta portando sull’orlo della carestia potesse finalmente finire.
La tregua sembrava reggere durante le ore iniziali, con la prima interruzione da tre mesi a questa parte dei bombardamenti su Sanaa, la capitale del paese, in mano ai ribelli.
Ma gli houthi hanno infranto la sospensione dei combattimenti, sparando alcuni colpi di mortaio verso Jazān e Najrān, in Arabia Saudita. La coalizione guidata da Riad ha detto di aver registrato 43 violazioni lungo il confine, inclusi cecchini attivi e il lancio di razzi.
Da Washington, il segretario di Stato americano John Kerry ha invitato i ribelli a rispettare il cessate il fuoco e ha detto che le violazioni compromettono la possibilità di riavviare i colloqui di pace.
I ribelli sciiti, da parte loro, hanno riferito di aver lanciato attacchi sui campi militari sauditi oltre il confine e che un raid della coalizione ha invece ucciso tre civili yemeniti nella provincia settentrionale di Saada.
Nel frattempo, nella città meridionale di Zinjibār, i miliziani di al-Qaeda hanno attaccato un checkpoint uccidendo cinque soldati e ferendone molti altri, ha riferito un funzionario locale all’agenzia di stampa Reuters.
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