Le Nazioni Unite hanno dichiarato “ricevibile” il ricorso presentato dall’ex presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, contro la Spagna per violazione dei diritti umani. Lo ha detto il 27 marzo 2018 un portavoce della commissione per i diritti umani dell’Onu.
L’organismo con sede a Ginevra, in Svizzera, dovrà ora pronunciarsi sul merito della denuncia.
La registrazione del ricorso significa che il governo spagnolo ha ora sei mesi per rispondere con qualsiasi informazione o osservazione all’organismo dei diritti umani.
A inizio 2018 un gruppo di avvocati ed esperti di diritti umani ha avviato un’azione legale sostenendo che la Spagna ha violato i diritti umani, civili e politici nel suo giro di vite contro l’indipendenza della Catalogna.
Puigdemont il 25 marzo 2018 è stato arrestato in Germania dopo che nei giorni precedenti era stato riattivato il mandato di arresto europeo nei confronti suoi e di altri quattro leader catalani.
Il leader catalano si trova ancora in carcere. Le autorità tedesche hanno 30 giorni di tempo per decidere se estradarlo alla Spagna, dove Puigdemont rischia fino a 30 anni di carcere per reati che vanno dalla ribellione all’appropriazione indebita.
Poche ore dopo il suo arresto a Barcellona e in altre città catalane sono scoppiate dure proteste che hanno portato a scontri con la polizia: il bilancio è di 89 feriti e 4 arrestati.
All’inizio del 2018 gli avvocati di Puigdemont hanno inviato un documento alla commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, affermando che il governo spagnolo ha “violato il diritto” del leader “a partecipare alla vita politica costringendolo a vivere in esilio”. La lettera è stata inviata dopo il ritiro di Puigdemont dalla sua candidatura alla presidenza della Catalogna.
Il primo ottobre 2017 in Catalogna si è tenuto un contestato referendum sull’indipendenza, che ha visto prevalere i separatisti. Dopo la dichiarazione di indipendenza, il governo spagnolo ha destituito Puigdemont e il governo catalano, chiedendo nuove elezioni.
Puigdemont è stato accusato di ribellione e uso improprio di fondi pubblici. In seguito alle accuse, Puigdemont è fuggito in Belgio, poiché ha detto che non avrebbe mai ricevuto un “processo equo” in Spagna.
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