La notizia della firma della legge sulla castrazione chimica in Alabama è stata commentata positivamente dal leghista Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato.
“In Italia abbiamo perso vent’anni senza un motivo ma ora confido davvero che i tempi siano maturi anche per noi per introdurre la castrazione chimica temporanea come continuo a chiedere da vent’anni con proposte di legge che nessun Parlamento e nessuna maggioranza finora ha voluto discutere”, ha detto Calderoli.
“Adesso in Alabama è legge, per i colpevoli di stupro su bambini di età inferiore a 13 anni, una volta scontata la pena detentiva, arriva l’obbligo di un trattamento farmacologico temporaneo per un mese per inibire le pulsioni sessuali. Una misura, come ha spiegato il governatore repubblicano dell’Alabama, non per punire ulteriormente i colpevoli degli stupri ma semplicemente per proteggere i bambini. Una norma di banale buon senso”.
“Una misura con effetti temporanei e assolutamente reversibili, una cura per chi soffre di patologie incontrollabili per inibire chimicamente per un periodo limitato di tempo le pulsioni deviate di questi violenti criminali. Si tratta di curare dei malati e proteggere i bambini. Ma cosa aspettiamo a votare la proposta di legge che da tempo ho depositato in Senato?”.
Alla fine di aprile, dopo un caso di cronaca riguardante un atto di violenza sessuale, il segretario della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva annunciato l’imminente presentazione di una proposta di legge sulla castrazione chimica per gli stupratori.
“Nessuna tolleranza per pedofili e stupratori: la galera non basta, ci vuole anche una cura”, aveva detto Salvini. “Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l’immediata discussione alla Camera della nostra proposta di legge, ferma da troppo tempo, per intervenire su questi soggetti: chiunque siano, bianchi o neri, giovani o anziani, vanno puniti e curati”.
Diversa la posizione del Movimento Cinque Stelle, con il leader Luigi Di Maio che si era detto contrario alla misura della castrazione chimica.
“Basta con questa storia, è una presa in giro alle donne e non è nel contratto di governo”, aveva detto il capo politico del M5S.”Quello che serve è la certezza della pena e anni e anni di detenzione, perché lo strumento della castrazione chimica lascia i violentatori a piede libero”.
Castrazione chimica | Cosa prevede la nuova legge in Alabama
Il nuovo provvedimento, firmato dalla governatrice dell’Alabama Kay Ivey, obbliga i condannati per reati sessuali contro minori a sottoporsi alla castrazione chimica un mese prima di essere scarcerati e a loro spese.
I detenuti saranno obbligati a continuare i trattamenti fino a quando un tribunale lo riterrà necessario.
La castrazione avverrà attraverso la somministrazione di farmaci, volti a rimuovere l’interesse sessuale e rendere impossibile a una persona di compiere atti sessuali.
Firmando la legge, la governatrice Ivey ha parlato di “un passo verso la protezione dei bambini”.