La casa di Parigi del candidato conservatore alle presidenziali francesi Francois Fillon è stata perquisita dagli investigatori giovedì 2 marzo, secondo quanto riportato dai media locali. Nel mese di febbraio una perquisizione è stata effettuata anche nei suoi uffici.
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Le ricerche fanno parte di un’inchiesta che riguarda il candidato all’Eliseo e sua moglie Penelope, accusati del reato di appropriazione indebita.
Fillon, dopo essere stato convocato in audizione dai giudici per il 15 marzo 2017, aveva annunciato di voler proseguire la sua corsa in vista delle elezioni e aveva attaccato la magistratura definendo l’inchiesta a suo carico un “assassinio politico”. Dopo l’annuncio alcune figure chiave del suo staff hanno deciso di dimettersi, tra cui il suo portavoce per gli affari esteri e il vicedirettore della campagna elettorale.
Alcuni esponenti della sua coalizione chiedono a Fillon di fare un passo indietro in favore di Alain Juppe, ex primo ministro e sconfitto nelle primarie per le presidenziali di aprile 2017. I centristi dell’Udi (Unione dei democratici e degli indipendenti) hanno già dichiarato di aver sospeso il loro sostegno alla candidatura.
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