Un proiettile sparato da un carro armato israeliano ha ucciso giovedì 5 maggio una donna palestinese e ferito un’altra persona nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono fonti ospedaliere palestinesi.
L’esercito di Gerusalemme si è difeso sostenendo di aver risposto al lancio da parte di miliziani palestinesi di alcuni razzi contro il sud di Israele.
Nel territorio palestinese la tensione è salita dopo che Israele ha scoperto un tunnel sotterraneo che da Gaza raggiungeva il territorio israeliano. Il tunnel scavato a 30 metri di profondità sarebbe dovuto servire ad Hamas per infiltrarsi nel territorio israeliano.
Nella notte l’esercito di Gerusalemme ha sferrato nuovi attacchi aerei sulla Striscia, provocando quattro feriti tra i palestinesi, di cui tre bambini e un uomo di 65 anni.
“Non ci faremo intimorire dalle minacce di Hamas e continueremo le operazioni militari rispondendo agli attacchi contro le forze israeliane finché tutti i tunnel non saranno scoperti”, ha dichiarato in una nota il ministro della difesa di Israele Moshe Yaalon.
Giovedì 5 maggio l’esercito israeliano aveva annunciato di aver condotto dei bombardamenti aerei su cinque postazioni di Hamas nel sud di Gaza.
I palestinesi hanno risposto lanciando colpi di mortaio nel territorio israeliano: “Non permetteremo la continuazione dell’aggressione sionista contro la Striscia di Gaza”, ha avvertito Hamas.
È la prima volta che le forze israeliane e i combattenti di Hamas si sono scontrati direttamente dall’ultima operazione militare israeliana contro Gaza, nel 2014.
Durante i cinquanta giorni del conflitto secondo le stime delle Nazioni Unite, sono morti almeno 2,251 palestinesi, inclusi 1462 civili, e 11.231 sono stati feriti. Più di 18mila edifici a Gaza sono stati distrutti.
I missili e i mortai lanciati da Gaza hanno danneggiato gli edifici israeliani, ferendo 1.600 civili e uccidendone sei. Israele perse 67 soldati e le truppe distrussero più di trenta tunnel.
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