Carrie Fisher, l’attrice celebre per aver interpretato la principessa Leila nella saga di Guerre stellari, è scomparsa oggi 27 dicembre a Los Angeles all’età di 60 anni per le conseguenze di un infarto avuto il 23 dicembre scorso mentre era su un volo da Londra a Los Angeles.
Fisher era diventata una star internazionale nel 1977, quando il primo film della saga di Guerre stellari, diretto da George Lucas, aveva battuto a sorpresa ogni record al botteghino, diventando il film con i maggiori incassi di ogni epoca.
A quel primo film erano seguiti L’impero colpisce ancora, nel 1980, e Il ritorno dello Jedi, nel 1983, che avevano cementato la sua fama e l’avevano resa per sempre legata al ruolo della principessa Leila Organa (Leia in originale), diventata col tempo una vera e propria icona della fantascienza e del cinema in generale.
Nella carriera di Fisher ci sono stati però anche altri film, seppure in ruoli non necessariamente memorabili: uno in cui però l’attrice lasciò il segno, comparendo almeno in una scena da consegnare ai posteri, fu The Blues Brothers di John Landis, uscito nel 1980.
Nel film, l’attrice statunitense impersonava per buona parte della pellicola una donna taciturna e sconosciuta, che però ripetutamente cercava di assassinare con i metodi più svariati i due fratelli protagonisti della storia, Jake e Elwood, interpretati rispettivamente da John Belushi e Dan Aykroyd.
Infine, quando il film era già avviato verso la sua parte finale, Fisher compariva un’ultima volta e in quest’occasione raccontava la sua storia, rivelando agli spettatori di essere stata la fidanzata di Jake (Belushi) e di essere stata piantata in asso sull’altare nonostante gli enormi preparativi e il suo grandissimo amore per lui. La naturale conseguenza di quell’affronto, come spiegava ai due fratelli con un mitra in mano, era vendicarsi uccidendo entrambi.
A quel punto Belushi, per evitare l’esecuzione, si lanciava in una delle sue tirate comiche più celebri, inanellando una serie di scuse per la mancata partecipazione al matrimonio che si ingigantiscono a ogni frase, passando dall'”ero rimasto senza benzina” a “una tremenda inondazione”, il tutto per confermare “non è stata colpa mia!”.
Il finale della scena – una delle più divertenti di tutto il film – è in questo video:
(Credit: sonapipian/YouTube)