John Hyten, comandante dello U.S. Strategic Command, l’apparato del dipartimento della Difesa che ha sotto il suo controllo l’intero arsenale nucleare degli Stati Uniti, ha detto di essere pronto a disobbedire al presidente Donald Trump o a qualsiasi suo successore nel caso dovessero arrivare ordini illegali di lancio di ordigni atomici.
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Le parole di Hyten sono arrivate sabato 18 novembre nel corso della conferenza internazionale di sicurezza di Halifax, in Canada. Come riporta Reuters, il comandante statunitense ha spiegato ai giornalisti i processi che seguirebbero un ipotetico ordine d’attacco considerato non legale: “Prima di tutto darei consigli al presidente, ma nel caso di irregolarità sapete cosa farei? Gli direi: ‘Signor presidente, questo è illegale’. Lui potrebbe rispondere: ‘Cosa è lecito allora?’, e a quel punto passeremmo al vaglio tutte le opzioni a nostra disposizione, considerando tutte le nostre risorse per rispondere a qualsiasi tipo di situazione. È così che funziona, non è complicato.”
Hyten ha aggiunto che esaminare i vari scenari che andrebbero ad aprirsi a seguito di un eventuale ordine d’attacco illegale rappresenta una pratica standard per lo U.S. Strategic Command: “Se si obbedisce a un ordine illegale, si rischia di essere condannati all’ergastolo.”
Il Pentagono non ha ancora rilasciato commenti relativi alle dichiarazioni di Hyten, arrivate pochi giorni dopo la discussione al Congresso sull’autorità del presidente di ordinare attacchi nucleari.
All’audizione, presieduta dal presidente della Commissione esteri Bob Corker e svoltasi al termine del viaggio di stato di Donald Trump in Asia, alcuni senatori hanno espresso timori circa la possibilità che l’inquilino della Casa Bianca possa effettivamente ordinare un attacco nucleare senza rendersi conto delle sue conseguenze; altri, invece, hanno difeso la sua autorità.
I democratici hanno fatto chiarezza sulle loro posizioni: “Temiamo che il presidente degli Stati Uniti sia talmente instabile, pericoloso e megalomane da poter effettivamente ordinare un attacco con armi nucleari non in linea con gli interessi di sicurezza nazionale”, ha detto il senatore Chris Murphy.
Alcuni senatori hanno reagito in maniera indispettita a simili commenti, mettendo in guardia chi ha espresso dubbi relativi alla capacità di Trump di valutare o rispondere a un attacco.