Un cane è diventato l’eroe del villaggio di Sagar, nello stato indiano del Madhya Pradesh, dopo aver sventato lo stupro della padroncina.
Secondo il Free Press Journal, la 14enne era uscita di casa la sera per cercare del foraggio da bruciare per creare del fumo che tenesse a bada le zanzare quando due uomini l’hanno rapita, trascinandola in una baracca disabitata poco lontano, minacciandola con un coltello.
Lì, i due uomini – un 24enne e un 39enne che era già stato inserito nel registro dei maniaci sessuali indiano – stavano procedendo a violentare la ragazzina.
Le sue urla, però, hanno attirato l’attenzione dell’animale domestico della ragazza, che li stava seguendo e ha fatto irruzione nella baracca, mordendo uno degli assalitori sulla gamba e continuando ad abbaiare anche quando è stato attaccato con il coltello.
La distrazione ha permesso alla vittima di liberarsi e correre verso casa.
Allertati dai latrati dell’animale, diverse persone si sono affrettati a raggiungere la baracca, trovando i due uomini in fuga.
Entrambi gli uomini sono stati arrestati dopo che la famiglia della vittima li ha denunciati e ora dovranno affrontare un processo per stupro e rapimento. Erano ubriachi al momento del crimine.
I due erano stati recentemente arrestati per contrabbando di alcool ed erano fuori dalla prigione su cauzione.
Le violenze sessuali sui minori in India
Nel luglio 2018, il governo indiano ha approvato l’introduzione della pena di morte per i colpevoli di violenza sessuale sui minori, ma soltanto sotto i 12 anni.
Questa legge è arrivata dopo che ci sono state proteste a livello nazionale nelle ultime settimane per lo stupro di gruppo e l’omicidio di una bambina di otto anni.
La violenza risale al gennaio 2018, ma il caso è tornato alla ribalta all’inizio di aprile dopo che otto uomini sono stati arrestati perché ritenuti responsabili del delitto.
La bambina, Asifa Bano, faceva parte della tribà nomade musulmana dei Bakarwal, mentre le persone finite in manette sono membri della comunità indù.
Tra le persone accusate dell’omicidio e dello stupro ci sono un funzionario governativo in pensione, quattro agenti di polizia e un minorenne.
Il governo è stato messo sotto accusa per non aver fatto abbastanza per prevenire i casi di violenza sessuale, molti dei quali riguardano bambini.
Quasi 19mila casi sono stati registrati in India nel 2016, più di 50 ogni giorno. L’ordine esecutivo è stato approvato in una riunione ministeriale speciale presieduta dal primo ministro Narendra Modi.
La nuova disposizione prevede la pena capitale per chiunque sia condannato per lo stupro di bambini di età inferiore ai 12 anni.
Sono inoltre state innalzate le pene detentive minime per stupro ai danni di ragazze di età inferiore a 16 anni.
La rabbia nel paese sta crescendo anche dopo che un membro del governo Bharatiya Janata Party (BJP) è stato accusato dello stupro di una ragazza di 16 anni nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh.
La scarsa esperienza dell’India nel trattare con la violenza sessuale è venuta alla ribalta dopo un caso di stupro di gruppo del 2012 e l’omicidio di uno studente su un autobus di Delhi. Ciò ha portato a enormi proteste e modifiche alle leggi sullo stupro del paese.
La pena di morte è raramente utilizzata in India e negli ultimi 10 anni si sono verificate solo 3 esecuzioni.