La United Airlines si è assuta la “piena responsabilità” della morte di un cane avvenuta dopo che un’assistente di volo ha costretto la padrona a posizionare l’animale nella cappelliera del veivolo.
Il bulldog francese è morto lunedì 12 febbraio durante il volo da Houston a New York.
“È stato un tragico incidente che non sarebbe mai dovuto accadere”, ha dichiarato la compagnia aerea.
Alcuni testimoni hanno riferito che l’assistente di volo aveva chiesto a uno dei passeggeri di posizione la cesta con l’animale nell’armadietto situato sopra le teste dei viaggiatori. Ma l’assistente stessa in seguito ha affermato che non sapeva che l’animale fosse nella gabbietta.
Una passeggera di nome Maggie Gremminger, seduta dietro la donna con il cane, ha fornito una versione dell’accaduto in contrasto con quanto affermato dalla hostess: “Ho visto un’assistente di volo della United dare indicazioni a una donna affinché posizionasse la cesta con il cane nella cappelliera sopraelevata”.
“La padrona del cane ha rifiutato con fermezza sostenendo che l’animale era nella borsa, ma l’assistente di volo ha continuato ad insistere fino a quando la donna ha acconsentito”, ha spiegato la testimone.
“Alla fine del volo il cane era morto, la padrona piangeva a terra nel corridoio dell’aereo”, ha concluso Maggie Gremminger.
Su Twitter, la testimone ha postato una foto scrivendo: “il mio cuore è spezzato”.
I want to help this woman and her daughter. They lost their dog because of an @united flight attendant. My heart is broken. pic.twitter.com/mjXYAhxsAq
— MaggieGremminger (@MaggieGrem) 13 marzo 2018
La mancanza di ossigeno nelle cappelliere potrebbe essere stata la causa della morte del cane, secondo quanto riferito dai media statunitensi.
La politica degli Stati Uniti in materia di animali a bordo degli aerei afferma che “un animale domestico che viaggia in cabina deve essere trasportato in una gabbietta con un lato rigido e un lato morbido”.
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