Quando si dice essere ridotti in mutande. È il caso dei 1159 candidati indiani costretti a sostenere un concorso per un posto nell’esercito con indosso solo la biancheria intima. L’episodio si è verificato nel distretto di Bihar, lunedì 1 marzo, nell’est dell’India.
La decisione radicale è stata presa dagli ufficiali indiani con l’intento di evitare che i candidati copiassero a vicenda. Le future reclute sono state costrette a spogliarsi dei loro indumenti, rimanendo appunto in mutande.
Una volta terminate le procedure iniziali di controllo, le autorità hanno fatto posizionare i candidati su un campo erboso a distanza l’uno dall’altro, costringendoli a sostenere l’esame accovacciati a gambe incrociate, queste ultime impiegate come punto d’appoggio per i test da compilare. Il tutto è avvenuto sotto lo sguardo vigile di un supervisore.
Fonti interne citate dal quotidiano locale Indian Express hanno riferito che la scelta estrema da parte delle autorità indiane è stata presa sia per risparmiare tempo in perquisizioni, sia per evitare truffe, copiature o scandali simili a quelli registrati nei concorsi passati in molti stati indiani.
“Non abbiamo avuto altra scelta se non quella di seguire le istruzioni alla lettera, anche se mi faceva sentire strano stare seduto in mutande”, ha confessato ai media locali un’aspirante recluta.
Un portavoce dell’esercito di New Delhi ha rifiutato di commentare la notizia, mentre l’Alta Corte di Patna, nel distretto di Bihar, martedì 2 marzo, ha chiesto spiegazioni al ministero della Difesa su quanto accaduto, dopo che un avvocato aveva presentato una petizione contro l’esercito “per violazione dei diritti umani”.
Un anno prima, la polizia del distretto di Bihar aveva arrestato circa mille aspiranti ufficiali in un concorso, accusati di aver pagato parenti e familiari per prendere il loro posto all’esame.
Barare sia con metodi tradizionali, come l’uso dei foglietti, o servendosi della tecnologia, è una pratica comune in India, soprattutto per coloro che intendono ottenere buoni voti scolastici o lavori governativi altamente ricercati, e fuggire così da condizioni di estrema indigenza. Lo è soprattutto in stati dell’India poverissimi e densamente popolati.
Domenica 29 febbraio, le autorità dello stato confederato di Gujutar hanno bloccato gli accessi a internet e alle reti di telefonia mobile per evitare che i candidati di un concorso pubblico copiassero.
(Genitori e parenti si arrampicano sulla parete di una scuola per dare suggerimenti ai figli impegnati in un esame. Qui avevamo raccontato la storia)