Il parlamento canadese ha approvato il Cannabis Act, la legge che legalizza l’uso della marijuana per uso ricreativo.
Il Canada diventa così il secondo paese del mondo, dopo l’Uruguay, e il primo del G7 a consentire il consumo della droga leggera per uso ricreativo.
Il provvedimento è stato fortemente sostenuto dal premier liberale Justin Trudeau con l’obiettivo di tenere i minorenni lontano dall’erba e contrastare gli affari della criminalità.
Il premier ha commentato l’approvazione su Twitter.
“Era troppo facile per i nostri ragazzi ottenere marijuana e per i criminali raccogliere i profitti. Da oggi si cambia. Il nostro piano per legalizzare e regolamentare la marijuana è stato appena approvato dal Senato”, ha scritto.
It’s been too easy for our kids to get marijuana – and for criminals to reap the profits. Today, we change that. Our plan to legalize & regulate marijuana just passed the Senate. #PromiseKept
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) June 20, 2018
Con 52 voti favorevoli e 29 contrari, il Senato ha confermato il voto favorevole già espresso della Camera dei deputati (205 a 82).
Da settembre sarà possibile consumare e produrre liberamente la marijuana, anche a scopo ricreativo.
In base alla Costituzione canadese la Camera alta non poteva bloccare il progetto, tutt’al più poteva presentare degli emendamenti.
In Canada la marijuana era proibita dal 1923, anche se dal 2001 era possibile utilizzarla per finalità terapeutiche.
“All’inizio sarà un po’ come vivere in una fiction scientifica”, ha detto Benedikt Fischer, un esperto sull’uso di sostanze del più grande ospedale psichiatrico di Toronto, in Canada.
“È una cosa unica nel mondo, perché sta accadendo per la prima volta in un paese ricco. Molte persone non conoscono nemmeno l’Uganda. E quindi il mondo sta guardando solo noi”.
Governi, ricercatori e imprenditori di tutto il mondo stanno aspettando di vedere quali saranno gli effetti delle scelta fatta dal Canada. La legalizzazione, infatti, avrà un forte impatto sulla criminalità nel paese, oltre che sulla salute e su tanti altri settori della vita dei cittadini.
Ogni provincia del Canada ha intenzione di lanciare il prodotto nel mercato in maniera differente, partendo con la creazione di una dozzina di piccoli laboratori come primo test.
Anche gli stati che hanno già fatto passi avanti verso la legalizzazione della marijuana sono in attesa di vedere come cambierà il Canada dopo questa legge.
Negli Stati Uniti il Colorado, per esempio, ha legalizzato la sostanza 5 anni fa, ma la criminalità ha reagito aumentando la vendita di “eroina, oppiacei e droghe più pesanti”, ha spiegato il dottor Larry Wolk, a capo del servizio di Sanità pubblico dello Stato.
La legge che il Canada si prepara ad approvare, tuttavia, avrà un impatto decisamente più ampio sul mercato nero e la vendita di qualsiasi nuovo mix di droghe considerate ancora illegali nel paese avrò degli effetti sul servizio sanitario.
“Qual è l’impatto della legalizzazione della marijuana nella crisi degli oppiacei? Agisce davvero come sostituto così che le persone possano usarlo per alleviare i dolori cronici? Ha un impatto positivo?”, chiede il dottore Wolk.
“O ha un effetto negativo, perché comporterà l’aumento della vendita di altri tipi di oppiacei nel mercato nero? La marijuana è una droga di passaggio? Non lo sappiamo”.
Uno dei problemi che il governo ha dovuto risolvere è stato stabilire il giusto prezzo per la marijuana, che doveva essere né troppo alto, così da poter mettere fine alle vendite illecite, né troppo basso, per non far aumentare il numero dei compratori.
In molti paesi si sta dibattendo sugli effetti che la legalizzazione della marijuana può avere sulla società, con benefici che vanno dall’aumento delle entrate per lo Stato alla lotta contro il mercato nero.
In Canada, il dibattito si è concentrato principalmente sulla sanità pubblica. La marijuana legale sarà venduta nei negozi di liquori gestiti dallo Stato.
Steve Rolles del think tank britannico sulle politiche legate alle droghe, Transform, si dice scettico sulle reali capacità dello Stato di concentrarsi principalmente sugli effetti che la legalizzazione può avere sulla sanità.
“Siamo preoccupati che la lezione che ci hanno dato la vendita di alcool e tabacco non verrà tenuta in considerazione e che potremmo vedere un mercato eccessivamente sfruttato in cui chi cerca di aumentare il proprio profitto cercherà di far aumentare l’uso (della marijuana, ndr) fino a incoraggiare i consumatori ad assumere comportamenti per loro dannosi”.
Per gli epidemiologi, tuttavia, il data base che il Canada creerà sull’uso della marijuana sarà importante per gli studi futuri.
Intanto, molti investitori hanno già guadagnato molto dalla vendita di cannabis e aspettano di vedere se si tratta di un settore che continuerà o meno a crescere.
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