Canada, la British Columbia depenalizza le droghe pesanti
La British Columbia, provincia del Canada, ha deciso di depenalizzare le droghe pesanti attuando un esperimento della durata di tre anni, che ha l’obiettivo di affrontare una crisi di overdose da oppioidi che ha ucciso migliaia di persone.
D’ora in poi, infatti, tutti gli adulti della provincia che verranno trovati in possesso di eroina, morfina, cocaina, metanfetamina, ecstasy e fentanyl, con un massimo di 2,5 grammi, anziché essere arrestati o multati riceveranno informazioni su come accedere ai programmi di trattamento della dipendenza.
La polizia, inoltre, non sequestrerà le droghe, mentre spacciatori e trafficanti continueranno ad essere perseguiti penalmente.
“La situazione non è mai stata così grave” ha dichiarato la ministra delle Dipendenze Carolyn Bennett, che poi ha aggiunto: “Gli effetti di questa crisi di salute pubblica hanno devastato le comunità della British Columbia e del Canada”.
Nella provincia canadese della British Columbia, dove vivono cinque milioni di abitanti, circa sei persone muoiono ogni giorno per le droghe.
Dal 2016, ovvero da quando è stata dichiarata l’emergenza sanitaria pubblica, sono stati registrati oltre 10mila morti per overdose, mentre a livello nazionale il numero dei decessi ha superato le 30mila unità.
L’obiettivo dell’esperimento è quello di eliminare lo stigma associato all’uso di droghe che impedisce alle persone di cercare aiuto e promuoverà l’idea che la dipendenza sia un problema di salute.
La British Columbia è la seconda giurisdizione del Nord America a depenalizzare le droghe pesanti: a fare da apripista è stato l’Oregon, nel novembre 2020.
Da quando è stata introdotta questa misura, lo stato americano ha visto un drastico calo degli arresti, ma solamente poche persone (meno dell’1%) hanno accettato le offerte di aiuto per superare la dipendenza.
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