Sono almeno 17 le vittime e circa un centinaio le persone rimaste ferite nella ressa creatasi davanti ai cancelli d’ingresso dello stadio di Uige, nel nord dell’Angola. Lo hanno reso noto sabato 11 febbraio 2017 le autorità locali.
L’incidente si è verificato il giorno prima, venerdì 10 febbraio, in occasione del match tra le squadre locali del Santa Rita e del Ricreativo Libolo, che disputavano una partita di campionato.
La folla di persone radunata intorno ai cancelli d’ingresso dello stadio ha tentato di oltrepassare le porte, al fine di assistere alla partita inaugurale, ma a causa del peso una parte dello stadio ha ceduto.
In preda al panico, centinaia di persone hanno tentato di farsi largo tra la folla, ma sono rimaste schiacciate. Molte delle vittime sono decedute per asfissia e altre sono state calpestate. Le autorità locali hanno riferito che tra le persone decedute ci sono anche dei bambini.
“Alcune persone pur di riuscire a salvarsi hanno scavalcato i loro vicini passando sopra gli altri e calpestandoli”, ha raccontato all’agenzia di stampa Reuters il direttore sanitario dell’ospedale locale, dove sono state trasportate la maggior parte delle persone ferite. Dei 76 segnalati, cinque risultano essere in gravi condizioni.
Nonostante ciò, la partita non è stata interrotta e si è conclusa con una netta sconfitta per la squadra del Santa Rita, che giocava in casa. Sul sito della squadra avversaria del Ricreativo Libolo, che si è aggiudicata la vittoria per uno a zero, è stata pubblicata una dichiarazione su quanto accaduto. “Una tragedia senza precedenti nella storia del calcio dell’Angola”, si legge nella nota diffusa dal club calcistico.
Nel frattempo, il presidente angolano Jose Eduardo dos Santos ha ordinato l’apertura di un’inchiesta su quanto accaduto allo stadio Uige. Lo hanno riferito i media locali.
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