“Stiamo mettendo i cadaveri in fila nei corridoi interni di una scuola, in attesa di poterli seppellire”. A poche ore dall’ennesimo veto russo per una risoluzione su Aleppo, i medici della martoriata zona est denunciano l’impossibilità di dare sepoltura ai corpi delle vittime.
TPI ha raccolto via Skype la denuncia del dottor A. Jafar: “I massicci bombardamenti ci impediscono di portare via i morti e siamo costretti ad aspettare, a volte per giorni. Molti obitori, insieme agli ospedali e ai punti di soccorso sono stati distrutti dalle bombe. Stiamo operando in ospedali da campo e i cadaveri di bambini, donne e uomini sono allineati nella speranza di avere alcune ore di tregua. Il tempo per dare loro una sepoltura dignitosa e recitare una preghiera. Anche questo ci viene tolto”.
Nelle foto inviate dal medico si vedono i corpi dei caduti degli ultimi giorni, mentre di ora in ora si allunga il bilancio delle vittime di oggi, martedì 6 dicembre.
Da un lato i corpicini dei bambini, dall’altro quello degli adulti. Sulle pareti intorno si vedono i disegni che ricordano che quel luogo, in un tempo che sembra ormai lontano, è stato una scuola dove i bambini di Aleppo sognavano e scrivevano il loro futuro.