Il Burundi sarebbe sull’orlo di una guerra civile per via della campagna repressiva attualmente in corso che ha portato all’uccisione di almeno 400 persone e all’arresto di oltre 3.500. A riferirlo è stato l’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu, Zeid Ra’ad al Hussein.
“Il Burundi è sul punto di esplodere, è veramente vicino alla guerra civile” ha riferito l’Alto commissario in occasione di una sessione speciale del Consiglio dell’Onu per i Diritti Umani. Al Hussein ha poi invitato la comunità internazionale a dare una forte risposta per affrontare al meglio la situazione.
Le tensioni in Burundi sono iniziate nell’aprile del 2015 quando il presidente Pierre Nkurunziza ha annunciato che si sarebbe candidato per un terzo mandato, andando contro il termine di due mandati imposto dalla Costituzione.