Burkina Faso, 32 miliziani uccisi dall’esercito in due operazioni militari
In Burkina Faso 32 miliziani, descritti come “terroristi”, sono stati uccisi dall’esercito nel fine settimana tra il 15 e il 17 novembre durante due operazioni nel nord del Paese. Durante la prima operazione sono state liberate anche molte donne che venivano tenute prigioniere come schiave sessuali.
La prima offensiva ha avuto luogo venerdì 15 novembre nella foresta di Yorsala, dove i militari hanno detto di aver ucciso 24 uomini armati durante diverse ore di feroci combattimenti in cui anche un soldato è rimasto ucciso. Altri otto sospetti miliziani sono stati uccisi a Bourzanga (nella parte centro settentrionale del paese), e l’esercito ha riferito di aver sequestrato grandi quantità di armi e munizioni.
Queste due operazioni militari arrivano a meno di un mese dall’uccisione di 37 dipendenti di una società mineraria canadese in un’imboscata. Nello stesso attacco 60 persone erano rimaste ferite.
All’inizio di questo mese il presidente del Burkina Faso, Roch Marc Christian Kaboré aveva promesso di dare la caccia agli estremisti.
Dal 2015, da quando sono cominciati i disordini nel paese, sono centinaia le persone morte e quasi mezzo milione quelle fuggite dalle loro case.