L’azienda Burger King si è scusata per la campagna social che offriva hamburger gratis a vita alle donne messe incinta dai giocatori dei Mondiali di calcio 2018 in Russia.
La promozione era stata lanciata dall’azienda sulla piattaforma social VK, l’equivalente russo di YouTube, e offriva alle donne 3 milioni di rubli, circa 40mila euro, e una scorta a vita di Whoppers, i famosi hamburger prodotti da Burger King.
Poco dopo il lancio della pubblicità l’azienda è stata costretta a ritirarla dalla rete e a scusarsi con i consumatori.
Burger King infatti ha postato una dichiarazione ufficiale sul social VK in cui si scusava per il suo comportamento, affermando che aveva provveduto a eliminare tutto il materiale relazionato alla pubblicità.
“Ci scusiamo per la promozione che abbiamo rilasciato “, ha dichiarato Burger King Russia nel post condiviso dal social media russo VK.
“Si è rivelato troppo offensivo. Vi ringraziamo per il feedback e abbiamo rimosso le informazioni relative presenti sull’applicazione”, si legge nelle dichiarazioni rilasciate dall’azienda.
“Certamente non riflette il nostro marchio o i nostri valori e stiamo prendendo provvedimenti per garantire che questo tipo di attività non si ripeta “.
Come sempre, però, molti utenti hanno salvato gli screenshot della campagna prima che venisse eliminata dai social.
L’utente EnglishRussia1 è riuscito ad ottenere uno dei fermo immagine della campagna pubblicitaria e a tradurlo in inglese:
Burger King promises $50,000 and lifetime whopper supply for Russian women able to get pregnant from any football celebrity (to transfer good genes to Russia) pic.twitter.com/su8lyfkt6N
— English Russia (@EnglishRussia1) 19 giugno 2018
“Burger King, nell’ambito della responsabilità sociale, ha stabilito una ricompensa per le ragazze che vengono messe incinta dalle stelle del calcio mondiale”, si legge nel tweet.
“Ognuna riceverà 3 milioni di rubli e una scorta di Whoppers per tutta la vita. Queste ragazze potranno ottenere i migliori geni del calcio e determinare così il successo della squadra nazionale russa per diverse generazioni”.
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