Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Bruce Willis, peggiora il suo stato di salute: non parla più e capisce sempre meno. La famiglia spera in un miracolo

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 13 Dic. 2022 alle 09:01

    Le condizioni di salute di Bruce Willis continuano a peggiorare. L’attore, 67 anni, è affetto da afasia, un disturbo fortemente invalidante che lo ha costretto a ritirarsi dalle scene. La star di Hollywood sta trascorrendo le festività natalizie circondato dall’affetto della sua famiglia. «Sanno che Bruce non ci sarà per sempre – rivela una fonte a RadarOnline.com -, così stanno godendo di ogni singolo momento insieme».

    E si spera tutti insieme in un miracolo di Natale per l’attore 67enne affetto da afasia, malattia invalidante che lo ha costretto a lasciare le scene. “Non parla più e non capisce più molto quello che dicono gli altri. Sembra che stia scivolando sempre più lontano”, ha rivelato una fonte a RadarOnline.com.

    Intorno alla star di Hollywood ci sono la moglie Emma Heming e le loro due figlie, Mabel (10 anni) ed Evelyn (8). Ma anche l’ex Demi Moore e le tre figlie nate dal loro matrimonio, Rumer (34), Scout (31) e Tallulah (28).

    In questo momento sarebbe proprio la moglie Emma la voce dell’attore che non riesce più a comunicare. “Ci sono giorni in cui si vedono scorci del vecchio Bruce, ma sono brevi e sempre meno frequenti, – aggiunge la fonte. – Sembra che Bruce stia scivolando sempre più lontano da loro, e questo spezza il loro cuore”.

    “Le figlie non possono immaginare il Natale senza Bruce, – conclude la fonte. E’ doloroso vederlo deteriorarsi ma tutto quello che possono fare è dirgli che lo amano e pregare per un miracolo di Natale”.

    L’afasia è una malattia degenerativa che fa perdere la capacità di esprimersi mediante la parola o la scrittura o di comprendere il significato delle parole dette o scritte da altri. E’ dovuta ad alterazione dei centri e delle vie nervose superiori.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version