Quella che si apre oggi sarà una settimana fondamentale in chiave Brexit. Mercoledì 10 aprile 2019, infatti, si terrà una seduta straordinaria del Consiglio europeo per discutere il controverso e apparentemente irraggiungibile accordo di divorzio della Gran Bretagna dall’Unione europea.
La premier britannica, Theresa May, è sempre più nell’occhio del ciclone dopo le tre bocciature consecutive del proprio Parlamento nei confronti dell’accordo che lei stessa aveva negoziato con l’Ue. Lo stesso Parlamento ha bocciato anche tutte le mozioni alternative.
Per questo motivo, in un video diffuso sui social nelle ultime ore, il primo ministro inglese ha ammesso per la prima volta che l’unico modo per far approvare l’accordo con l’Ue a Westminster è con l’aiuto delle opposizioni.
Nel video, May spiega di “aver fatto tutto ciò che era in suo potere” per persuadere il suo partito (i Conservatori) e i nordirlandesi del Dup. In assenza di una risposta positiva, però, la premier sottolinea la necessità di “tentare un approccio diverso: non ho altra scelta che tendere la mano al resto del Parlamento. Credo che portare a termine la Brexit sia la cosa migliore per noi”.
“Quello che abbiamo davanti – ha spiegato ancora May – è lasciare l’Ue con un accordo o non lasciarla affatto. Il governo ritiene che dobbiamo assolutamente uscire dall’Unione europea e completare la Brexit. Per questo dobbiamo trovare un accordo in Parlamento, un’intesa tra partiti. Non sono d’accordo su molte cose con i Labour, ma penso che sulla Brexit e sulla libertà di movimento, sul garantirci un buon accordo, sulla sicurezza e sull’occupazione, abbiamo qualche punto di intesa”.
La Brexit doveva avvenire inizialmente il 29 marzo, poi è stata prorogata al 12 aprile. Dal momento che continua a mancare l’accordo a Westminster, però, Theresa May ha chiesto formalmente a Bruxelles un’ulteriore proroga, fino al 30 giugno.
Prima di allora, però, l’accordo di Theresa May deve assolutamente trovare la maggioranza a Westminster. Altrimenti il tanto temuto scenario del No Deal rimarrà davvero l’unica strada percorribile per la Brexit.