Brexit rimandata al 31 gennaio 2020: lo ufficializza Donald Tusk
La Brexit sarà rimandata al 31 gennaio 2020: lo ha ufficializzato il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk.
Tusk, infatti, sul suo profilo Twitter ha scritto che “I 27 Paesi Ue hanno deciso di accettare la richiesta del Regno Unito di una ‘flextension’ fino 31 gennaio 2020. La decisione sarà formalizzata con una procedura scritta”.
The EU27 has agreed that it will accept the UK’s request for a #Brexit flextension until 31 January 2020. The decision is expected to be formalised through a written procedure.
— Donald Tusk (@eucopresident) 28 ottobre 2019
La decisione era nell’aria da giorni e si era resa praticamente inevitabile dopo il voto della Camera del 19 ottobre scorso in cui si rinviava il voto sul deal.
Solamente pochi giorni fa, invece, il premier britannico Boris Johnson aveva affermato di essere disponibile a concedere più tempo alle Camere per discutere sulla ratifica dell’accordo con Bruxelles sulla Brexit in cambio di elezioni anticipate da fissare il prossimo 12 dicembre.
Se il Parlamento vuole “veramente più tempo per studiare” il nuovo accordo sulla Brexit raggiunto con l’Unione Europea aveva dichiarato Johnson alla Bbc “possono averlo ma devono acconsentire a elezioni generali il 12 dicembre”.
Proprio oggi, lunedì 28 ottobre, è previsto il voto del parlamento britannico sulla mozione per la convocazione di elezioni il 12 dicembre, presentata nella serata di giovedì 24 dal ministro Jacob Rees-Mogg.
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