La Brexit è in dirittura d’arrivo: la Camera dei Comuni britannica ha infatti approvato oggi – giovedì 9 gennaio – senza sorprese, in terza e definitiva lettura, la legge attuativa sul recesso dall’Ue con 330 sì e 231 no.
Il via libera spiana la strada al governo Tory di Boris Johnson per il divorzio formale di Londra da Bruxelles il 31 gennaio. Ora la palla passa alla Camera dei Lord, già ammonita da Downing Street a non frapporre ostacoli dell’ultimo minuto in un iter in teoria scontato, per poi diventare effettivo nelle settimane successive, lasciando al Regno Unito abbastanza tempo per uscire dall’Unione Europea il 31 gennaio con un accordo per minimizzare i disordini economici.
Poi toccherà alla ratifica dell’Europarlamento, il 29 gennaio, che porrà fine a oltre tre anni di dispute sui termini dello storico divorzio.
“Assicurare l’approvazione della norma nella Camera dei Comuni è un importante passo avanti”, ha detto il portavoce di Johnson. Alle ore 18,00 italiane, il Primo Ministro Boris Johnson ha voltato pagina su una delle più profonde crisi politiche nella recente storia del Regno Unito, quando la Camera dei Comuni ha deciso di approvare il testo di legge che implementerà l’accordo di scissione dall’Ue.
Negli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati sconvolti dagli sviluppi della questione Brexit, caratterizzata da difficili trattative a Bruxelles, voti in parlamento decisi sul filo del rasoio e gravi sconfitte per governi instabili.
Tuttavia, dopo che Johnson ha richiesto le elezioni anticipate lo scorso dicembre, per poi vincere con una grande maggioranza promettendo la messa in atto di Brexit entro fine gennaio, l’incertezza sulla tempistica e i termini dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europa è stata quasi completamente cancellata.