Brexit May Corbyn accordo compromesso | Brexit prima dell’estate. È questo l’obiettivo del governo britannico. Il Consiglio dei ministri vuole presentare la legge attuativa sull’uscita del Regno Unito dalla Ue a partire dal 3 giugno, per poi concludere il percorso entro luglio.
Theresa May e il leader dell’opposizione laburista Jeremy Corbyn si sono incontrati nella serata del 14 maggio 2019. L’idea è la stessa dei mesi scorsi: scongiurare una hard Brexit e trovare l’accordo su un’uscita soft dall’Ue.
L’incontro, si dice in una nota di Downing Street, è stato “costruttivo e utile” e i due leader continueranno i negoziati per trovare un compromesso sulla Brexit e ratificare l’accordo in Parlamento.
Compromesso ancora lontano da raggiungere: non si vedono svolte all’orizzonte.
Uno dei nodi da sciogliere rimane quello sull’unione doganale con Bruxelles: i laburisti puntano a mantenere un’unione doganale permanente tra Regno Unito e Ue, mentre i conservatori dicono di no.
Secondo la stampa britannica, quello di May è un ultimo disperato tentativo per andare a un quarto voto sul suo accordo, già bocciato 3 volte nei mesi scorsi.
Nella giornata di ieri però alcuni membri del partito conservatore hanno scritto una lettera a Theresa May opponendosi a una Brexit annacquata e all’unione doganale voluta dai laburisti.
Gli stessi sostengono che un ipotetico accordo con il Labour rischierebbe di far perdere alla premier più voti conservatori alla Camera dei Comuni di quanti può sperare di ottenerne dai laburisti.
Tra i firmatari della lettera vi sono ex ministri come Boris Johnson, Dominic Raab e David Davis, ma anche Gavin Williamson e Graham Brady.
Intanto, le previsioni elettorali delle Europee per i due partiti sono nefaste: gli ultimi sondaggi danno in grandissimo vantaggio il Brexit Party di Nigel Farage, come abbiamo spiegato in questo articolo. I conservatori di Theresa May sono in caduta libera, e calano al quarto posto.
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