Francia e Regno Unito inviano navi da guerra nella Manica: alta tensione sulla pesca
Escalation militare nel Canale della Manica, dove Francia e Regno Unito hanno litigato per l‘accesso alle acque territoriali britanniche appannaggio dei pescatori normanni fino a pochi mesi fa, prima della Brexit. Tra ieri sera e questa mattina Boris Johnson ha inviato due navi da guerra davanti all’isola di Jersey, legata alla Corona britannica, a 20 chilometri dalla Normandia, per difenderla da un blocco marittimo minacciato dai pescatori bretoni e normanni.
Per tutta risposta la Francia ha spedito due motovedette dalla flotta francese. L’intento era quello di dare man forte ai circa 17 pescherecci che stamattina avevano inscenato una protesta lanciando razzi e fumogeni al grido: “metteremo Jersey in ginocchio“, mentre Macron e la Ministra del Mare Annick Girardin minacciavano di togliere l’elettricità all’isola, che dipende dai cavi francesi sottomarini. “Perfino i nazisti avevano lasciato la luce accesa”, dicevano a Londra, ricordando l’occupazione tedesca durante la guerra.
Secondo quanto riporta la Bbc, i pescherecci francesi hanno infine lasciato le acque di Jersey dopo i colloqui con le autorità dell’isola Jersey. Le navi da pesca sono ora dirette verso Est, ma la tensione si distenderà solo quando verrà rispettato l’accordo sulla pesca negoziato nel quadro della Brexit. Secondo l’intesa, oggetto dello stallo che ha ritardato i negoziati a gennaio 2021, i pescatori dei Paesi dell’Unione Europea possono continuare a pescare nelle acque britanniche fino al 2026, dimostrando però di aver operato in quelle zone.
Ma proprio sulla base di questo cavillo burocratico le autorità di Jersey hanno negato l’accesso ai pescherecci, anche se la Corona si è difesa affermando che le 17 imbarcazioni non avevano consegnato in tempo la documentazione necessaria a operare in quelle acque. Secondo gli analisti la voce grossa di Johnson è legata anche a tentativo di incassare consensi alle elezioni amministrative di oggi: nel Regno Unito si vota per il rinnovo di 145 consigli comunali, tra cui anche quello di Londra.