Il neopresidente eletto del Brasile, Jair Bolsonaro, ha convinto il giudice Sergio Moro, noto per la sua lotta contro la corruzione e per essersi opposto alla scarcerazione di Lula, a guidare il ministero della Giustizia.
Moro ha detto che è un “onore” ricoprire la carica di ministro della Giustizia e della Sicurezza pubblica.
La sua nomina, secondo gli esperti, alimenterà le accuse secondo cui la forte opposizione dimostrata dal giudice nei confronti dell’ex presidente Lula sarebbe stata motivata politicamente.
Il processo Lava Jato – Spesso i giudici che hanno preso parte al processo noto come Lava Jato (Autolavaggio) sono stati accusati di essere stati eccessivamente duri nei confronti degli esponenti della sinistra brasiliana.
Il condannato più illustre all’interno del processo è stato Ignacio Lula da Silva, il leader del Partito dei lavoratori che aveva anche avanzato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del 2018, prima di essere condannato a 12 anni di prigione per corruzione.
L’invito di Bolsonaro – Alla fine, le urne dell’ottobre 2018 hanno sancito la vittoria di Jair Bolsonaro, l’esponente della estrema destra brasiliana, il cui elogio della dittatura brasiliana e i commenti contro donne e omosessuali hanno generato diverse polemiche.
Il neopresidente e il giudice Moro si sono incontrati il primo novembre.
“Il giudice federale Sergio Moro ha accettato il nostro invito a essere ministro della Giustizia e della Sicurezza pubblica: il suo programma anticorruzione, anti-crimine organizzato e il rispetto per la costituzione e la legge saranno i nostri principi guida!”, ha scritto Bolsonaro su Twitter.
Il giudice ha successivamente confermato di aver “accettato l’invito, considerandolo un onore”.
Chi è Sergio Moro – Il giudice federale era responsabile dell’Operazione Lava Jato, che ha portato alla luce un’enorme rete di corruzione che coinvolge politici di alto livello di entrambi gli schieramenti.
Secondo quanto stabilito dai giudici, i dirigenti della compagnia petrolifera statale Petrobras accettavano tangenti in cambio di contratti per le imprese di costruzione.
Sergio Moro è considerato da molti un eroe per la sua opposizione all’ex presidente Lula, ma secondo altri ha abusato dei suoi poteri per minare la sinistra in vista delle elezioni presidenziali.
L’ex presidente Lula ha ripetutamente affermato di essere vittima di una “caccia alle streghe” di stampo politico.
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