Le pratiche per il divorzio tra Brad Pitt e Angelina Jolie sono state avviate nel 2016, e non sono ancora state finalizzate. Nel frattempo, i dissapori tra i due sono tutt’altro che alle spalle, e adesso chiamano in causa la questione della custodia dei figli.
La Jolie vuole portare i sei bambini con sé a Londra, dove è impegnata nelle riprese del film Maleficent 2. Tuttavia per i giudici, finché il divorzio non sarà completato e non sarà trovato un accordo sull’affidamento, i figli della coppia non possono lasciare gli Stati Uniti
Fonti di Hollywood riportate da Vanity Fair sostengono che la Jolie sia furiosa: è dal 2016 che non riesce a trovare un accordo con l’ex marito sulla custodia dei figli, e questo ora le impedisce di portarli con sé all’estero.
Un’altra fonte riportata dalla rivista Page Six ha detto che la Jolie è estremamente seccata dalla situazione: “Anche le persone intorno a lei si stanno stufando. Angelina sta cercando di capire cosa fare, ma la situazione è complessa e lei è triste”.
I figli della coppia, come detto, sono ben 6: Maddox, Pax, Zahara, Shiloh e le gemelle Vivienne e Knox.
Il prossimo progetto cinematografico di Angelina Jolie, Maleficent 2, sequel del film del 2014 che ha incassato 750 milioni di dollari, si preannuncia come un altro grande successo.
La pellicola vede protagonisti anche Elle Fanning, Michelle Pfeiffer e Chiwetel Ejiofor.
Gwyneth Paltrow: “Brad Pitt mi ha salvato dalle molestie di Weinstein”
Un’altra ex di Brad Pitt, Gwyneth Paltrow, ha avuto parole molto più dolci nei confronti dell’attore statunitense. Proprio in questi giorni, la Paltrow è intervenuta in una trasmissione radiofonica parlando di quando Pitt, nel ’95, la difese dalle molestie del produttore Harvey Weinstein.
Pitt, come racconta l’attrice, minacciò Weinstein dopo aver appreso delle tentate molestie ai danni della sua compagna. Il tutto avvenne a Broadway, alla prima dell’Amleto di Shakespeare.
Pitt si avvicinò a Weinstein, lo scaraventò contro il muro e, a muso duro, gli disse: “Se fai stare ancora male Gwyneth, ti uccido”. Una reazione veemente e genuina al racconto che la Paltrow gli aveva fatto di quanto avvenuto pochi mesi prima.
L’attrice, appena 22enne, aveva firmato un contratto con la casa di produzione di Weinstein per recitare il ruolo di protagonista nel film “Emma”.
Durante le riprese, Weinstein l’aveva invitata in albergo. Arrivata in hotel, il produttore cominciò a massaggiarla e a farle delle avances sessuali. Di fronte al rifiuto opposto dalla Paltrow, Weinstein la minacciò intimandole di non rivelare nulla.
“Rimasi sconvolta, lo consideravo come uno zio”, disse l’attrice, traumatizzata anche dall’atteggiamento successivo di Weinstein, il quale le urlò contro “in maniera brutale” di starsene zitta.
L’attrice non poté però fare a meno di raccontare l’accaduto al suo fidanzato di allora, Brad Pitt. Alla prima occasione di confronto con Weinstein, Pitt lo affrontò quindi con risolutezza e durezza.
“E’ stato il migliore – ha commentao Gwyneth Paltrow – Ha fatto questo per me sebbene all’epoca non fossi nemmeno famosa”.
Per molti anni l’attrice statunitense non ha reso pubblico l’accaduto, ma quando anche altre donne hanno deciso di farsi avanti e di denunciare le molestie subite da Weinstein, la Paltrow ha rotto gli indugi e si è liberata di questo enorme peso che portava dentro.