Boss evade travestito dalla figlia, poi si suicida
Boss evade travestito dalla figlia, ma il piano finisce male. È la storia di Claudino De Silva, il narcotrafficante a capo di una pericolosa gang brasiliana che voleva sfruttare la straordinaria somiglianza con la figlia per evadere dal carcere di Rio De Janeiro, ma non c’è riuscito e alla fine si è tolto la vita.
Approfittando di una visita della figlia diciannovenne, il galeotto ha indossato una strana maschera in silicone, una parrucca e una felpa e ha tentato la fuga. Al suo posto, nella sua cella, ha lasciato proprio la ragazza.
Ma a un passo dall’ultimo cancello del carcere è arrivato lo stop: Claudino è stato fermato dalle guardie. Il camuffamento non aveva funzionato: l’uomo non è riuscito a calarsi bene nella parte ed è stato riportato nella sua cella.
Il boss si è suicidato
Oggi la terribile scoperta delle autorità carcerarie: il boss si è suicidato. L’uomo si è tolto la vita usando un cappio improvvisato e il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella sua cella.
Le autorità hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta per accertare cosa è realmente accaduto. Anche perché la storia si è svolta in una sezione di massima sicurezza.
Il boss Claudino De Silva era stato trasferito nella zona più “sicura” del carcere per evitare altre sorprese: il narcotrafficante era già scappato nel 2013 insieme ad una trentina di “compagni” usando i tunnel della fognature.
Cosa è successo alla figlia
La figlia di Claudino, Ana Gabriele Leandro da Silva, 19 anni, è sospettata di aver aiutato il padre nel suo tentativo di fuga per questo è stata arrestata ed è detenuta. Un’altra donna, incinta, è sospettata di aver nascosto gli oggetti consegnati a Claudino per mascherarsi. Il caso è in fase di registrazione nel 35mo Dipartimento a Rio de Janeiro, in Brasile.
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