Due bombe hanno colpito un treno nell’instabile regione pakistana del Belucistan uccidendo almeno quattro persone e ferendone 16, venerdì 7 ottobre 2016.
Gli ordigni erano collocati sotto il Jaffar Express, che percorre la tratta Quetta-Rawalpindi, cioè quella tra il capoluogo del Belucistan e una cittadina vicina alla capitale Islamabad.
All’esplosione della prima bomba, il treno è stato fermato e mentre le persone scendevano dalle carrozze è esplosa anche la seconda, collocata sotto un diverso vagone.
L’episodio è avvenuto nei pressi della cittadina di Mach, circa 65 chilometri a sudest di Quetta. Non c’è stata ancora alcuna rivendicazione, ma i ribelli di etnia beluci hanno colpito in passato le infrastrutture dei trasporti della provincia.
Il trasporto ferroviario da Quetta è stato interrotto e i soccorritori sono impegnati a prendersi cura dei numerosi feriti.
Le forze di sicurezza hanno sventato un attacco simile giovedì 6 ottobre, quando un attentatore aveva collocato dell’esplosivo su una ferrovia sempre nei pressi del capoluogo del Belucistan.
La settimana scorsa il leader del Fronte per la liberazione del Belucistan Allah Nazar Baloch ha lanciato un appello per l’aiuto internazionale nella lotta del gruppo contro Islamabad, rivolgendosi in particolare al rivale del Pakistan, l’India.
L’instabilità del Belucistan preoccupa anche la confinante Cina che sta investendo 46 miliardi di dollari (oltre 40 miliardi di euro) per la costruzione di un corridoio economico che attraversi il Pakistan fino alla costa del Mar Arabico.