Un bombardamento della coalizione araba a guida saudita ha colpito un edificio all’interno del quale era stata allestita una camera ardente, uccidendo almeno 82 persone e ferendone più di 500.
La Croce Rossa Internazionale ha fatto sapere su Twitter che ha inviato 300 sacchi per cadaveri.
Il bombardamento è avvenuto nella capitale dello Yemen Sanaa, controllata dai ribelli.
I ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran sono in guerra con il governo yemenita internazionalmente riconosciuto e appoggiato militarmente dall’Arabia Saudita.
Il governo del presidente Abdrabbuh Mansour Hadi sta combattendo sia gli Houthi sia i sostenitori dell’ex presidente Ali Abdullah Saleh, che si è alleato con i ribelli.
I testimoni raccontano di parti di corpo umano e sangue ovunque all’interno della camera ardente allestita per il padre del ministro dell’Interno del governo ribelle.
La coalizione a guida saudita non ha ancora commentato l’attacco.
La maggior parte delle vittime sono militari Houthi.
Dall’inizio della guerra civile 18 mesi fa, sono stati uccisi migliaia di civili dai bombardamenti dell’aviazione.
Le vittime del conflitto sono almeno 6mila e circa tre milioni di cittadini hanno perso la loro abitazione o sono stati costretti a fuggire a causa della guerra.
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