Venerdì 29 luglio, un attacco aereo ha colpito un ospedale pediatrico supportato da Save the Children nel nordovest della Siria, provocando la morte di due persone e il ferimento di altre tre.
Syria Relief, un’agenzia di aiuti umanitari che gestisce la struttura ha riferito che le persone rimaste uccise nel raid aereo erano parenti di alcuni pazienti ricoverati, mentre Save the Children ha precisato che la bomba ha colpito l’ingresso dell’ospedale nella provincia di Idlib.
Le immagini diffuse mostrano una parte dell’edificio sventrato, anche se non è chiaro chi abbia effettuato l’attacco. Save the Children ha inoltre sottolineato che l’ospedale colpito è il più grande nella zona.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani, il gruppo di monitoraggio con sede nel Regno Unito ma che si serve di numerose fonti sul campo, ha riferito che anche una sede della protezione civile che sorge accanto alla struttura ospedaliera è stata danneggiata.