Perché l’aereo su cui volava Prigozhin è precipitato? Cosa è successo? Grey Zone e gli altri canali Telegram vicini al gruppo Wagner non sembrano avere dubbi: il jet privato è stato abbattuto dalla contraerea russa. Molte testate internazionali invece parlano di una bomba a bordo. L’esame dei detriti chiarirà molte incognite ma, se si è trattato dell’annunciata vendetta di Vladimir Putin per la tentata marcia su Mosca, non si può escludere che il verdetto dell’ente competente, la Commissione Interstatale dell’Aviazione (Iac), possa venire manipolato.
Le informazioni disponibili al momento sono scarse ma, in attesa del rapporto ufficiale dell’Iac, è comunque possibile effettuare alcune congetture. Parte della coda è stata ritrovata ad almeno due chilometri dal resto della carcassa del velivolo, sostiene Ria Novosti, agenzia stampa ufficiale del Cremlino, secondo la quale, poi, un altro frammento sarebbe caduto a un chilometro dal luogo dell’impatto. Secondo FlightRadar24, l’aereo ha volato in modo sinusoidale – alzandosi e abbassandosi più volte – prima di cadere, uno scenario compatibile con la perdita degli stabilizzatori, cioè con un distacco della coda. Dalla perdita delle comunicazioni radio, avvenuta intorno alle 18:00 sopra Tver, all’impatto al suolo, nelle campagne di Kuzenkhino, l’aereo ha volato per quasi 150 chilometri, ovvero per altri 10 o 15 minuti.
I video mostrano l’aereo cadere “a vite”, ovvero girando su se stesso. Fatta salva la cattiva qualità delle immagini, sembra che, prima di schiantarsi, l’aereo avesse perso un’ala. Il distacco dell’ala non sarebbe però necessariamente la causa dell’incidente ma una conseguenza delle eccessive sollecitazioni durante la caduta, della quale, nei video, vediamo solo la fase conclusiva. Tutto sembra quindi suggerire un “cedimento strutturale catastrofico in fase di crociera”. Ma la o le cause? Queste le ipotesi in ballo secondo un’esperto interpellato dall’Agi:
- L’aereo è stato colpito da un missile: la fusoliera appare integra prima dello schianto ma, spiega la fonte, “la maggior parte delle volte le cariche aria-aria e alcune contraeree esplodono a qualche metro di distanza dall’aereo e creano una rosa di impatto molto più ampia e potrebbero quindi causare il distacco di un pezzo di un ala”.
- Una bomba sull’aereo: “Dalle fotografie (del velivolo precipitato, ndr) si nota che il distacco è avvenuto all’altezza del punto di contatto con la fusoliera”, spiega la fonte all’Agi, “l’aereo, al momento del cedimento, non ha quindi perso solo gli equilibratori o gli stabilizzatori ma tutta la coda. Ha ceduto il pilone centrale, che è una parte strutturale”.
- Esplosione decompressiva: “Non è da escludere che il cedimento strutturale sia avvenuto a causa di una perdita di pressione all’interno della cabina che avrebbe causato la morte istantanea di tutti i passeggeri e, “l’esplosione decompressiva della bulkhead posteriore”. “In questo caso, si tratterebbe di un lavoro certosino, dalla precisione incredibile, ma non impossibile”, prosegue la fonte, “occorrerebbe manomettere rivetti e saldature quel tanto sufficiente a consentire il decollo e a causare un cedimento poco dopo, un sabotaggio di grande raffinatezza”.
Va tuttavia sottolineato che un’esplosione decompressiva potrebbe essere anche dovuta a semplice usura o difetto dei materiali. Non sarebbe quindi corretto scartare a priori che sia stata davvero una fatalità, per quanto la coincidenza possa apparire bizzarra.