Bolivia, Morales denuncia un tentativo di golpe
Il presidente della Bolivia Evo Morales ha denunciato un tentativo di colpo di stato che si sarebbe consumato nell’ambito delle proteste che hanno scosso il paese dopo le elezioni generali che si sono tenute domenica 20 ottobre. Le elezioni sono state vinte dallo stesso Morales, che è stato confermato alla presidenza per il quarto mandato raccogliendo circa il 47 per cento dei consensi. L’opposizione, tuttavia, denuncia brogli e contestata l’esito del voto.
Dopo l’annuncio della vittoria di Morales, nel paese si sono scatenate dure proteste di piazza. Il presidente, come detto, parla di tentativo di golpe e ha dichiarato lo stato di emergenza.
Le proteste dopo l’annuncio della vittoria di Morales
Le proteste sono cominciate dopo l’annuncio della vittoria di Morales. I risultati sono stati letti nell’auditorio del Tse a La Paz mentre militanti dell’opposizione gridavano “Brogli! Brogli!” e i sostenitori del governo rispondevano “Assassini! Assassini!”.
Una folla di sostenitori di Carlos Mesa, il principale avversario del presidente uscente, hanno dato fuoco agli uffici elettorali di Sucre, la capitale costituzionale della Bolivia e sede della Corte Suprema.
Secondo gli oppositori del presidente, funzionari del Tribunale stavano cercando di aiutare Morales ad evitare il ballottaggio in cui avrebbe dovuto affrontare un’alleanza di opposizione. Sarebbe stata la prima volta, in vista del suo quarto mandato, in cui si rendeva necessario un secondo turno.
Preoccupazione è stata espressa ieri anche dagli osservatori dell’Osa che hanno monitorato lo svolgimento della tornata elettorale.
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