Sono poche le persone al mondo che sarebbero in grado di
disertare la propria cerimonia d’assegnazione di un Nobel adducendo la scusa di
avere “altri impegni”, ma a quanto pare una di queste è Bob Dylan.
Il cantautore statunitense, com’è noto, era stato insignito
del Nobel per la letteratura 2016 il 13 ottobre scorso, causando reazioni
equamente divise tra esultanza e scandalo, e da allora il suo comportamento è stato ogni giorno a dir poco imprevedibile.
Dylan aveva infatti per giorni evitato di commentare in
alcun modo la notizia, e l’Accademia Svedese, ovvero il comitato che assegna il
premio, non era riuscita a mettersi in contatto con lui,
attirando ulteriori critiche al cantante per un comportamento così snob.
Poi, dopo tre settimane di silenzio, la dichiarazione: “La
notizia del premio Nobel per la letteratura mi ha lasciato senza parole.
Apprezzo moltissimo questo onore”, aveva dichiarato il cantautore, annunciando l’intenzione di ritirare il premio di
persona “se sarà possibile”.
Ieri 15 novembre, però, l’Accademia Svedese ha ricevuto una
lettera da Bob Dylan, in cui questi ha spiegato che a causa di
impegni preesistenti non è in grado di recarsi a Stoccolma il 10 dicembre, e
pertanto non sarà presente alla cerimonia di consegna del Premio Nobel.
Sulla natura degli impegni preesistenti non ci sono ancora
ipotesi (sul suo sito, le date del tour per ora non vanno oltre il 23
novembre), ma è facile pensare che siano sulla stessa linea di quelli di Woody
Allen, che nel 1978 non ritirò il suo Oscar come miglior regista di Io e Annie perché come ogni lunedì
doveva suonare il clarinetto in una jazz band di dilettanti a New York.
Secondo quanto riporta il sito web dei Nobel, Dylan avrebbe però
sottolineato ancora una volta di sentirsi molto onorato, e che gli sarebbe
piaciuto poter ricevere il premio di persona.
L’Accademia non sembra averla presa troppo male: si legge
infatti ancora sul loro sito che “i vincitori che decidono di non partecipare
sono pochi, per dirla tutta, ma non è qualcosa di così eccezionale. Nel recente
passato, molti premiati non sono, per vari motivi, riusciti a venire a
Stoccolma per ricevere l’onoreficenza, tra i quali Doris Lessing, Harold Pinter e
Elfriede Jelinek. Il premio, comunque, spetta al vincitore e, in questo caso a Bob Dylan”.
Si sono però premurati di ricordare, nel caso qualcuno l’avesse
dimenticato, che “l’unico requisito” per la validità del Nobel è quello di
tenere una “Nobel Lecture”, ovvero una lezione su un argomento connesso al
lavoro per il quale è stato premiato, entro sei mesi dal 10 dicembre 2016.