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    Bob Dylan non andrà a ritirare il Nobel a causa di impegni già presi

    Il cantautore statunitense, proseguendo nel suo comportamento imprevedibile, ha scritto all'Accademia Svedese di essere onorato ma di non potersi recare a Stoccolma

    Di TPI
    Pubblicato il 16 Nov. 2016 alle 18:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:24

    Sono poche le persone al mondo che sarebbero in grado di
    disertare la propria cerimonia d’assegnazione di un Nobel adducendo la scusa di
    avere “altri impegni”, ma a quanto pare una di queste è Bob Dylan.

    Il cantautore statunitense, com’è noto, era stato insignito
    del Nobel per la letteratura 2016 il 13 ottobre scorso, causando reazioni
    equamente divise tra esultanza e scandalo, e da allora il suo comportamento è stato ogni giorno a dir poco imprevedibile.

    Dylan aveva infatti per giorni evitato di commentare in
    alcun modo la notizia, e l’Accademia Svedese, ovvero il comitato che assegna il
    premio, non era riuscita a mettersi in contatto con lui,
    attirando ulteriori critiche al cantante per un comportamento così snob. 

    Poi, dopo tre settimane di silenzio, la dichiarazione: “La
    notizia del premio Nobel per la letteratura mi ha lasciato senza parole.
    Apprezzo moltissimo questo onore”, aveva dichiarato il cantautore, annunciando l’intenzione di ritirare il premio di
    persona “se sarà possibile”.

    Ieri 15 novembre, però, l’Accademia Svedese ha ricevuto una
    lettera da Bob Dylan, in cui questi ha spiegato che a causa di
    impegni preesistenti non è in grado di recarsi a Stoccolma il 10 dicembre, e
    pertanto non sarà presente alla cerimonia di consegna del Premio Nobel.

    Sulla natura degli impegni preesistenti non ci sono ancora
    ipotesi (sul suo sito, le date del tour per ora non vanno oltre il 23
    novembre), ma è facile pensare che siano sulla stessa linea di quelli di Woody
    Allen, che nel 1978 non ritirò il suo Oscar come miglior regista di Io e Annie perché come ogni lunedì
    doveva suonare il clarinetto in una jazz band di dilettanti a New York.

    Secondo quanto riporta il sito web dei Nobel, Dylan avrebbe però
    sottolineato ancora una volta di sentirsi molto onorato, e che gli sarebbe
    piaciuto poter ricevere il premio di persona.

    L’Accademia non sembra averla presa troppo male: si legge
    infatti ancora sul loro sito che “i vincitori che decidono di non partecipare
    sono pochi, per dirla tutta, ma non è qualcosa di così eccezionale. Nel recente
    passato, molti premiati non sono, per vari motivi, riusciti a venire a
    Stoccolma per ricevere l’onoreficenza, tra i quali Doris Lessing, Harold Pinter e
    Elfriede Jelinek. Il premio, comunque, spetta al vincitore e, in questo caso a Bob Dylan”.

    Si sono però premurati di ricordare, nel caso qualcuno l’avesse
    dimenticato, che “l’unico requisito” per la validità del Nobel è quello di
    tenere una “Nobel Lecture”, ovvero una lezione su un argomento connesso al
    lavoro per il quale è stato premiato, entro sei mesi dal 10 dicembre 2016.

    LEGGI ANCHE: BOB DYLAN: UN MAGNIFICO RIBELLE DIVENTATO NOBEL. Robert Zimmerman, premio Nobel per la letteratura, ha cambiato nome e mille facce senza mai restare uguale a se stesso, e oggi viene giustamente celebrato per questo

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