Tre persone sospettate di essere legate all’Isis sono state arrestate a Berlino in un blitz antiterrorismo della polizia il 1 febbraio. Secondo l’intelligence tedesca, i tre erano pronti a raggiungere Siria e Iraq per combattere, e frequentavano la stessa moschea salafita di Moabit, dove pregava il tunisino Anis Amri, l’autore dell’attentato al mercatino di Natale avvenuto il 19 dicembre 2016.
Un’altra operazione antiterrorismo è scattata all’alba nella regione dell’Assia, dove le forze di sicurezza hanno perquisito 54 siti, fra appartamenti privati, imprese e moschee. Tra le 16 persone fermate, tutte sospettate di avere collegamenti con i miliziani dell’Isis in Siria e Iraq, ci sono anche alcuni minorenni.
Al centro delle indagini un tunisino di 36 anni, arrestato con l’accusa di aver creato una cellula terroristica per compiere attentati in Germania e di reclutare nuovi miliziani per l’Isis. Secondo gli inquirenti, il progetto dell’uomo era ancora in una fase iniziale e non vi sarebbero indizi che avesse già individuato un obiettivo preciso. Il tunisino era ricercato anche per l’attentato al museo del Bardo di Tunisi del 18 marzo 2015, dove morirono 21 persone.
Nell’operazione, che ha avuto come focus principale l’area del Meno, sono stati coinvolti un migliaio di agenti. Controlli a tappeto anche nelle città di Francoforte, Offenbach e Wiesbaden. Solo a Francoforte sono state eseguite ispezioni in 33 edifici, fra appartamenti, moschee e luoghi di lavoro. Perquisizioni anche in sei edifici di Offenbach, in tre di Darmstadt, e in due del capoluogo Wiesbaden e di Limburg.
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