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    Cosa c’entra la birra trappista con i 7 pianeti simili alla Terra?

    La nana rossa Trappist-1 prende il nome dal telescopio TRAPPIST-Sud, in onore della più tipica delle bevande belga

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Feb. 2017 alle 13:35 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:46

    Cosa hanno a che fare i 7 pianeti simili alla Terra la cui scoperta è stata annunciata il 22 febbraio dalla Nasa con la birra trappista? Su quei pianeti scorre birra al posto dell’acqua? Nonostante l’idea possa fare gola a molti, no, non è questo il nesso tra la stella Trappist-1, nella cui orbita gravitano i sette gemelli della Terra, e la birra belga tanto apprezzata nel mondo. 

    La stella Trappist-1 prende il suo nome dal telescopio belga Transiting Planets and Planetesimals Small Telescope, utilizzato per la sua osservazione.

    Il TRAPPIST-Sud (TRAnsiting Planets and PlanetesImals Small Telescope–South) è un telescopio di 60 centimetri che si trova a La Silla, un osservatorio astronomico gestito dall’Osservatorio europeo australe (Eso), situato sulla montagna Cerro La Silla, nel sud del deserto dell’Atacama, in Cile. 

    Il telescopio robotico è gestito da una sala di controllo a Liegi, in Belgio. Il progetto è condotto dal dipartimento di astrofisica, geofisica e oceanografia dell’Università di Liegi, in collaborazione con l’Osservatorio di Ginevra, in Svizzera.

    TRAPPIST-Sud è in gran parte finanziato dal Fondo belga per la ricerca scientifica e il suo nome sottolinea l’origine belga del progetto e il forte legame con il piccolo paese europeo.

    Il riferimento è alla birra trappista, uno dei prodotti tipici del Belgio. Le birre trappiste sono famose in tutto il mondo e la maggior parte di loro sono prodotte in Belgio.

    Queste birre prendono il nome dai monaci trappisti, che tradizionalmente le producono. L’ordine dei trappisti ha avuto origine nel monastero cistercense di La Trappe, in Francia, nel Seicento. 

    Una birra per essere considerata trappista “originale” deve avere alcuni requisiti, tra cui il controllo da parte dei monaci dell’intero processo produttivo e commerciale.

    I soldi guadagnati sono usati dagli stessi monaci per il sostentamento economico dei monaci e per fare beneficenza. Un altro requisito è che la birra in questione deve essere prodotta all’interno dell’abbazia trappista o comunque in una struttura attigua all’abbazia. 

    Nel mondo oggi esistono 176 monasteri trappisti, ma solo 11 producono birra autenticamente trappista: sei sono in Belgio, due nei Paesi Bassi, uno negli Stati Uniti, uno in Austria e uno in Italia.

    I marchi trappisti più famosi sono la Chimay, Rochefort, Westmalle, Achelse Kluis e in Italia Tre Fontane. 

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