Bielorussia, le proteste dell’opposizione dopo la vittoria di Lukashenko “ultimo dittatore d’Europa” | FOTO
La vittoria attesa e schiacciante del presidente Aleksandr Lukashenko che conquista il suo sesto mandato con l’80,23 per cento delle preferenze in Bielorussia, ha spinto ieri sera migliaia di manifestanti a scendere in piazza contro i sospetti brogli. La polizia ha risposto con cariche sui manifestanti, ferendo oltre duecento persone e arrestandone più di 3mila. Le Ong hanno dato notizia anche di un decesso nella capitale Minsk, ma il ministero dell’Interno ha smentito.
Le proteste in piazza contro la frode elettorale sono scoppiate subito dopo la chiusura dei seggi. I manifestanti sono stati dispersi dalla polizia in assetto antisommossa, che ha usato camion con idranti, gas lacrimogeni, proiettili di gomma e manganelli. Il ministero dell’Interno ha dichiarato che ci sono 39 feriti anche tra le forze dell’ordine. Circa 1.000 manifestanti sono stati arrestati nella capitale Minsk e circa 2.000 in altre città.
La leader dell’opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, che ha ottenuto il 9,9 per cento, non ha riconosciuto l’esito del voto e ha chiesto alle autorità che “il potere passi pacificamente all’opposizione”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto un conteggio “esatto” dei voti espressi e ha condannato la violenta repressione. La Polonia ha chiesto la convocazione di un vertice straordinario dell’Ue, mentre la Germania ha espresso “seri dubbi sulla condotta e sul carattere democratico” del voto, perché “non sono stati garantiti standard democratici minimi per un’elezione”.
“Non permetterò che il Paese venga fatto a pezzi, i manifestanti in piazza sono pecore telecomandate dall’estero”, ha dichiarato il presidente nel suo primo commento post pubblicazione dei dati ufficiali. E intanto si sono congratulati con lui il presidente russo, Vladimir Putin, e il presidente cinese, Xi Jinping.
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