Maria Kolesnikova, capo della campagna elettorale del candidato (non ammesso) Viktor Babariko nonché alleata di Svetlana Tikhanovskaya (avversaria di Alexander Lukashenko che abbiamo raccontato in questa intervista) sarebbe stata “rapita” e caricata oggi – lunedì 7 settembre – a bordo di un minibus con la scritta “comunicazione” da persone non identificate mascherate e portata via in una direzione sconosciuta. Lo fa sapere al portale Tut.by una testimone oculare.
Il fatto sarebbe avvenuto nei pressi del Museo d’Arte Nazionale. “Il telefono di Kolesnikova è disponibile, ma lei non risponde al telefono”, scrive Tut.by. Il portavoce del Consiglio di coordinamento dell’Opposizione, Anton Rodnenkov, ha detto che Maria era sola nel centro della città per affari.
La testimone, identificata con il nome di Anastasia, ha raccontato: “Stavo camminando quando ho visto Maria nei pressi del Museo. L’ho riconosciuta e stavo per andare da lei, per ringraziarla. Poi ho pensato che doveva essere stanca e ho lasciato perdere. Sono passata oltre ma a quel punto ho sentito il suono di un telefono che cadeva sull’asfalto, mi sono girata, e ho visto che delle persone in abiti civili e mascherate che spingevano Maria in questo minibus; il suo telefono era volato via e una di queste persone lo ha raccolto, è saltata a bordo nel minibus e se ne sono andati”.
La donna ha anche ammesso di non aver avuto il coraggio di filmare la scena con il suo smartphone per paura di essere lei stessa fermata. La polizia di Minsk ha detto alla Interfax che la Kolesnikova non risulta in stato di arresto. La scomparsa di Kolesnikova avviene dopo le ultime settimane in cui in Bielorussia 70 oppositori sono spariti nel nulla e altri 6mila sono in prigione.
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