Biden incontra Xi: “Progressi importanti”. Ma per il presidente Usa il leader cinese è “un dittatore”. La replica: “Irresponsabile”
Riprende il dialogo ad alto livello tra Cina e Stati Uniti, dopo le tensioni degli ultimi anni. Lo ha confermato Joe Biden dopo il vertice a San Francisco con Xi Jinping.
“Siamo tornati a comunicare in maniera diretta, aperta, chiara”, ha detto il presidente statunitense, parlando di “progressi importanti” nelle relazioni tra i due paesi, scese ai livelli più bassi da quando, nel 1979, hanno instaurato relazioni diplomatiche. In particolare, Pechino si è impegnata a riaprire i canali di comunicazione militari chiusi dopo la visita ad agosto 2022 dell’allora presidente della Camera statunitense, la democratica Nancy Pelosi.
I due paesi hanno anche raggiunto un’intesa per istituire un gruppo di lavoro sulla lotta contro il narcotraffico. Pechino ha detto che bloccherà l’esportazione dei materiali chimici utilizzati per produrre il fentanil, l’oppioide che ha scatenato un’epidemia da oltre 100mila morti l’anno.
Nell’accogliere Xi, Biden ha detto che i due hanno l’obbligo di garantire che la concorrenza non si trasformi in conflitto. Xi ha affermato che, nonostante alcuni problemi “gravi”, dovrebbero essere “pienamente in grado di superare le differenze”. “Il mondo è abbastanza grande per la convivenza e per il successo di Cina e Stati Uniti”, ha detto il presidente cinese. “Le relazioni bilaterali fra i due paesi sono le più importanti e sarebbe irrealistico per una delle parti cercare di rimodellare l’altra”, ha aggiunto.
“La Cina non ha alcun piano per sostituire gli Stati Uniti e gli Usa non dovrebbero avere piani per sopprimere la Cina: i due Paesi dovrebbero promuovere una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”, ha spiegato Xi.
Biden ha detto di aver evidenziato l’importanza “della pace e della stabilità” nello Stretto di Taiwan. Per Xi, la riunificazione con Taiwan “è un processo inarrestabile” e rappresenta “la questione più importante e delicata nelle relazioni fra Cina e Stati Uniti”. “Gli Stati Uniti dovrebbero intraprendere azioni concrete per onorare il proprio impegno di non sostenere l’indipendenza di Taiwan, smettere di armare Taiwan e sostenere la riunificazione pacifica della Cina”, ha aggiunto il presidente cinese.
In conferenza stampa, Biden ha confermato che considera ancora Xi “un dittatore”, in quanto guida “un paese comunista fondato su un sistema totalmente diverso dal nostro”.
Netta la reazione di Pechino. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha affermato che la Cina “si oppone fermamente” a queste osservazioni. Si tratta, ha aggiunto Mao, di una “affermazione estremamente sbagliata e di una manipolazione politica irresponsabile”.