Berlino è la prima città in Europa ad aver fissato un tetto massimo per il prezzo degli affitti. Una nuova legge proibisce ai proprietari di case di chiedere ai nuovi inquilini un prezzo superiore al 10 per cento rispetto alla media degli affitti di quella determinata area.
Le legge esclude però le proprietà che sono appena state costruite o restaurate, per evitare di scoraggiare gli investimenti nel settore edilizio.
La riforma era stata annunciata dal governo tedesco nel settembre 2014. Spetta ora alle regioni decidere quali aree specifiche adotteranno questo strumento di controllo dei prezzi, per un periodo massimo di cinque anni.
Dopo l’esempio di Berlino, le altre città tedesche che potrebbero introdurlo sono Amburgo, Monaco, Freiburg, Heidelberg e Tübingen.
Berlino è una delle città europee in cui il prezzo degli affitti è cresciuto più rapidamente. L’aumento dipende in parte dalla maggiore domanda di stanze e abitazioni: si stima che ci siano 40mila nuovi abitanti ogni anno.
I prezzi medi della capitale tedesca sono cresciuti da poco più di 5.50 euro per metro quadro nel 2005 a nove euro nel 2014, secondo il report dell’azienda immobiliare Jones Lang LaSalle. Tra il 2013 e il 2014, gli affitti sono saliti di oltre il nove per cento.