È di almeno 15 morti, 400 dispersi, 560 feriti e 45mila sfollati il bilancio dell’incendio che ha distrutto le baracche di un campo di profughi Rohingya a Cox’s Bazar, in Bangladesh. Lo ha riferito Johannes van der Klauuw, responsabile dell’associazione Onu per i rifugiati (Unhcr) nel Paese asiatico, chiarendo che le cifre non sono ancora definitive. Si tratta del terzo incendio che ha colpito gli insediamenti in quattro giorni.
Nel distretto di Cox’s Bazar vivono in condizioni difficili e precarie quasi un milione di persone della minoranza Rohingya, arrivati dal vicino Myanmar dal 2017. Secondo i funzionari locali, l’incendio è iniziato in uno dei 34 campi che si estendono su oltre 3mila ettari di terra, prima di estendersi ad altri due campi. Centinaia di vigili del fuoco e operatori umanitari hanno lottato contro le fiamme e hanno messo al sicuro i rifugiati.
L’incendio nel campo Rohingya ha sventrato centinaia di tende e numerosi centri sanitari e altre strutture, secondo funzionari del Bangladesh e testimoni. Due diversi roghi lo scorso venerdì avevano già distrutto decine di baracche. La causa degli incendi non sono al momento note.
HAPPENING NOW: massive fire in Balukhali Camp 1 #Rohingya #refugee camp pic.twitter.com/P0honDOWYM
— Shafiur Rahman (@shafiur) March 22, 2021
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