Quattro persone sono state arrestate dalle autorità del Bangladesh nella capitale Dacca con l’accusa di aver ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella lo scorso 28 settembre. L’omicidio era stato rivendicato dall’Isis, ma le autorità bangladesi avevano manifestato alcune perplessità riguardo questa possibilità.
Tavella era stato ucciso da alcuni uomini in moto mentre stava facendo jogging nel quartiere diplomatico di Dacca. Proprio la moto sarebbe stata recuperata, ha riferito un portavoce della polizia di Dacca, e le persone arrestate sarebbero tre membri del commando e una quarta persona che avrebbe fornito il mezzo per compiere l’agguato.
Una settimana dopo l’uccisione di Tavella, un agricoltore giapponese è stato ucciso in Bangladesh con una dinamica simile, e l’attentato è stato nuovamente rivendicato dall’Isis. Alcuni giorni dopo quest’ultimo attentato, sempre a Dacca una bomba veniva fatta esplodere nei pressi di una moschea sciita, uccidendo una persona: anche questo attentato è stato rivendicato dal sedicente Stato islamico.