Lascia morire il figlio di 4 mesi sul dondolo per bambini tra vermi e feci, la mamma è stata condannata all’ergastolo per omicidio.
Morto per malnutrizione, disidratazione e un’infezione da batterio Escherichia coli, il bambino, di nome Sterling, è stato trovato in condizioni disastrose: era già senza vita e sanguinava dalla bocca, nel suo seggiolino a dondolo in una camera da letto arroventata dalle alte temperature nella sua casa di Alta Vista, in Iowa. Il piccolo era in pessime condizioni igieniche e odorava di urina, feci e muffa.
Non veniva lavato da settimane ed era infestato dai bigattini. I vestiti e il pannolino, che non veniva cambiato da più di quindici giorni, erano pieni di vermi, la sua copertina era intrisa di urina. In quella situazione sembra quasi un miracolo che la sorellina di due anni del piccolo, che ora è stata consegnata ai servizi sociali, fosse ancora viva.
La mamma di Sterling si chiama Cheyanne Harris, 22enne tossicodipendente di Alta Vista, in Iowa, passerà in carcere il resto dei suoi giorni per aver lasciato morire di fame e di sete il figlio di soli quattro mesi.
Stessa pena anche per il padre del bimbo, il 29enne Zakhary Khoen, che, così come Cheyanne, era troppo preso dalla droga per interessarsi alla sorte del suo bimbo che stava morendo.
Essersi disperata per un anno e mezzo, aver pianto a dirotto e implorato perdono durante tutto il processo non ha impietosito nessuno e non l’ha salvata da una ineluttabile condanna all’ergastolo: ai giudici sono bastate quattro ore per decidere la sua sorte.
La madre aveva cercato di essere considerata mentalmente inferma a causa della droga, aveva parlato a lungo della sua depressione post-partum, aveva chiesto un nuovo processo, ma non c’è stato nulla da fare.
Solo davanti alla sbarra degli imputati ha forse capito a quale morte orribile sia andato incontro il bambino per colpa della sua noncuranza. Un senso di colpa che le rimarrà impresso a lungo.